Rete: Il primo passo
L’immagine che si è lanciata di San Marino all’estero è sempre stata profondamente diversa dal reale, non esiste una corrispondenza tra ciò che viene pubblicizzato, ciò che viene promosso, ciò che si vuol far credere ed i valori che vengono sostenuti realmente. Come per l’ex-Symbol, che sotto una facciata fasulla nasconde una realtà molto diversa…
Così spendiamo milioni di euro per la MotoGP, per rinverdire i giardini in occasione della visita del papa, per rassicurare i cittadini attraverso i fuochi d’artificio di Capodanno, per fare pubblicità su Canale 5 per le Feste Medievali…
Lo dimostrano le ultime affermazioni di Arzilli e Valentini, che pu di non confessare ai propri concittadini la reale situazione di deficit del paese, affermano quanto sia positivo che San Marino non sia ancora ricorso alle obbligazioni. Infatti il loro programma ha confezionato una bella proposta sui beni patrimoniali dello Stato.
L’ostentazione della ricchezza, per chi se la può permettere, è divenuta promozione di immagine, passando dal singolo personaggio legato alla politica al biglietto da visita del nostro paese. Ma si vuole davvero continuare su questa strada?
Tu sammarinese o residente, ti rifletti davvero in questa immagine? Davvero vuoi una San Marino in cui il denaro rappresenta l’unica e ormai sterile risorsa attraverso cui promuovere il nostro paese, attraverso un’immagine fittizia, una sua brutta copia?
La via più facile, la più breve, è spesso quella che richiede opere grandiose nell’impatto visivo e pecuniario. Manca l’acqua? Facciamo l’invaso! Sogliano ci impone delle direttive sui rifiuti? Facciamo il termovalorizzatore! E per l’umido? Le biocelle a Maiano. E dove li troviamo i fondi? Semplice, svendiamo il paese, ipotechiamone i beni patrimoniali, emettiamo BTP, tutto MA NON DICIAMO IN CAMPAGNA ELETTORALE ai cittadini che occorre risparmiare, limitare gli sprechi...
Sprechi? Chi trova nell’ostentazione di beni di lusso l’affermazione del proprio “potere” non vi parlerà mai di sprechi, come non metterà mai assieme le parole dichiarazione dei redditi ed equa tassazione. Chi ha creato questo sistema ha anche fatto in modo che si reggesse sulla mancata trasparenza, mancata collaborazione, mancata informazione.
Questo lo dice anche il milione.duecento.settanta.mila euro rappresentati dal rimborso ai partiti: raddoppiato perché in campagna elettorale l’apparenza è tutto.
Iniziamo da subito a risparmiare! RETE ha richiesto ed ottenuto sin da ora che almeno per i viaggi elettorali nel circondario non venga utilizzata l’auto blu. Sarebbe buon segno se chi parla di “recupero di risorse” in campagna elettorale lo facesse a partire non dai beni dello Stato ma dai suoi comportamenti. RETE non ha diritto a questi fondi, li rifiuta, basa la propria campagna sulla sostanza del programma e sulla trasparenza delle persone. Per questo gli unici viaggi che faremo, anche quello a Grenoble, li faremo a nostre spese.
Se è vero che anche un viaggio di mille miglia comincia sempre con un primo passo, iniziamo tutti a dare l’esempio!
RETE PUO’