RETE: quante favole che ci racconta il governo!
Molto più facile spendere e spandere altri soldi per grandiosi progetti senza curarsi delle risorse già disponibili, continuando a non essere in grado di valorizzare quello che già abbiamo. Molto più semplice cercare qualcuno disposto a buttare denaro in un sistema in perdita (in cambo di cosa poi?) e che ci aiuti a far fronte ai "bisogni di liquidità del sistema" (tradotto = alla spesa corrente). A nostro avviso sarebbe meglio ragionare seriamente su un progetto che da un lato preveda una presa di coscienza del Governo delle potenzialità, delle persone e delle attività da valorizzare, dall'altro lato una vera e propria stagione di vere riforme (giustizia, pa, tributaria ecc) che vada a colpire le mele marce, invece di premiarle, che garantisca l'autonomia della magistratura dalla politica (e non l'interdipendenza), che affronti i conflitti di interessi, il clientelismo, il connubio politica- affari. E la certezza della pena per punire chi questo sistema l'ha creato, foraggiato, caldeggiato, sfruttato.
Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo: prima di cambiare il contenitore, occorre cambiare il contenuto. Altrimenti siamo solo una bellissima confezione vuota.
Per di più, l'atteggiamento infantile di un governo incapace che continua a sperare nell'entrata in scena di qualche supereroe pronto a salvare il paese è insopportabile, inappropriato e controproducente, e non fa altro che avvilire e demotivare i cittadini.
Sarebbe più saggio, produttivo e responsabile rimboccarsi le maniche e darsi da fare, trovando soluzioni insieme alla popolazione e non sulla pelle della popolazione.
Noi vogliamo dire ai cittadini (e non) che l'unica soluzione alla crisi è nelle mani e nell'intelligenza di tutti noi, nel nostro lavoro, nella partecipazione, nell'essere persone oneste e rispettose degli altri. Continuare a chiedere favori ai politici, evadere le tasse, lavorare in nero e tenere personale in nero, guardare solo il proprio orticello, non denunciare le ingiustizie, non farà altro che alimentare il perpetuarsi di una situazione di "cane che si morde la coda". Solo che questo cane si morde la coda da trent'anni e ormai l'ha consumata tutta.
Il Movimento RETE, sin dalla sua costituzione, ha cercato di dare contributi positvi alla rinascita del paese, un punto di vista nuovo, ha cercato di stimolare la partecipazione attiva delle persone, moltiplicando le occasioni di confronto e intervenendo sulle modalità di comunicazione. Le nostre proposte, i presupposti da cui partiamo - e che trovate sul nostro sito www.movimentorete.org - hanno tutte come unico comune denominatore il benessere della popolazione. Non il PIL, né la mera copertura "dei bisogni di fluidità del sistema".
Perchè? Perchè alla fine della storia ci piacerebbe poter scrivere ""E vissero tutti - tutti quelli che se lo meritavano - felici e contenti".
Comunicato stampa Movimento RETE
>> Comunione e Liberazione risponde al movimento RETE