Rete su riforma IGR: "Chi ha di più paghi di più". E agli alleati: "Basta personalismi"

Il movimento chiede una nuova strategia del debito, riforme eque e sostenibili e alla maggioranza "un cambio di passo sostanziale"

Chiusa, con soddisfazione di Rete, la partita della legge sull'aborto, definita da Alberto Spagni Reffi una “svolta storica” per il paese, l'attenzione ora si concentra su altri obiettivi. Il declassamento di Fitch impone una nuova strategia del debito; Emanuele Santi parla chiaro: “Rifinanziare il prestito a tassi più elevati può generare criticità. Come Governo e maggioranza – afferma - dobbiamo rimboccarci le maniche”.

Da battere con maggior forza la strada della diversificazione e del rientro dei capitali. “Dobbiamo cercare progressivamente di ridurre la nostra dipendenza dai mercati finanziari internazionali, incentivando i nostri cittadini a credere nel proprio Stato” - afferma Giovanni Zonzini. “Va fatto attraverso politiche sia di revisione dello squilibrio di bilancio, sia di rilancio economico”. Ci sono i presupposti per un autunno di riforme, che Rete vuole eque e sostenibili. Si parte con quella previdenziale, il cui obiettivo – ricorda Zonzini – è garantire la tenuta del sistema. Non è riforma di macelleria sociale – assicura – ma creerà situazioni meno vantaggiose del passato, dato che segue la dinamica demografica attuale, con due lavoratori per ciascun pensionato. Un rapporto che sta scendendo: “Si interviene oggi per non ricorrere a misure ancor più forti domani”.

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Poi guarda alla riforma IGR, che dovrà migliorare l'equilibrio di bilancio ma soprattutto essere “strategica”, rispondendo ad un principio cardine: “Chi ha di più deve pagare di più. Il nostro intento politico non è una riforma per fare cassa, ma deve sancire un principio molto chiaro di giustizia sociale, poiché il nostro sguardo oggi va in particolare alle famiglie di medio e basso reddito già estremamente colpite da rincari e inflazione e che riteniamo debbano essere più tutelate”. Per Rete è il momento di essere pragmatici, e richiama gli alleati ad un cambio di passo sostanziale, “senza personalismi o in difesa del consenso”, dopo un'estate caratterizzata da “ammiccamenti” in vista della prossima legislatura.

“Come dice una nota canzone l'estate sta finendo e con essa, ci auguriamo, anche colpi di sole che forse hanno colpito alcuni colleghi e alleati. Siamo certi che tutti, ora che arriva l'autunno e le cose si fanno sul serio, sapranno fare ciò che il paese, il giuramento di inizio legislatura, nonché il programma di governo ci impone. Diversamente, è chiaro che si dovrebbero aprire ragionamenti circa chi ha veramente la volontà di governare seriamente un paese. Ma sono sicuro – ribadisce Zonzini – che questa volontà l'avranno tutti”.

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