Rete e Mdsi, terzo esposto alla magistratura: nel mirino Banca Centrale
Sulla vicenda del cda Carisp rimarca Roberto Ciavatta (Rete): “Una situazione paradossale nominare un membro che non ha requisiti che il governo stesso ha indicato” e affonda entrando nel merito del dibattito in Consiglio: “Ben due ordini del giorno delle opposizioni respinti, ma anche alcuna risposta alle domande che da tempo facciamo”. Torna a chiedere chi siano i grandi debitori e quali interessi si muovano dietro Carisp: “Non ci fidiamo più delle promesse del governo quando dichiara di saper vigilare su eventuali potentati”.
Su Carisp anche Marianna Bucci (Rete) che parla a nome “dell'unica forza che non abbia interessi di parte sulle sorti dell'istituto se non come patrimonio del paese”, a differenza delle altre forze – indicando insieme alla maggioranza la stessa Dc – “che si muovono tra vendette e interessi personali”.
Chiama in causa il metodo Federico Pedini Amati (MDSI), per un governo che “prometteva condivisione mentre continua a negarla, in merito all'assenza di membri di opposizione non solo in cda Carisp, ma anche all'interno delle riunione del Comitato di Credito e Risparmio”.
Governo che manca di un disegno sul sistema bancario per Elena Tonnini (Rete) e che sempre più “sembra lavorare per metterlo in ginocchio o per rispondere a ordini che vengono dall'esterno. Le opposizioni e chiunque faccia domande viene trattato con fastidio - aggiunge - ma le risposte continuano a non arrivare: non si risponde alle nostre interpellanze, non si risponde alle domande su chi siano i grandi debitori, né a quelle sul reale stato del sistema riguardo alla continua perdita di liquidità"
Nel video, le interviste ad Alessandro Rossi, Mdsi ed Elena Tonnini, Rete
AS