Ricevuta dalle opposizioni l'annunciata proposta di mediazione da parte del Governo. Valutazioni in corso
Fari puntati sulla questione delle residenze fiscali non domiciliate
Rispettati impegni e tempi: in giornata la Segreteria di Stato per le Finanze, in accordo con la maggioranza, ha condiviso con le opposizioni la proposta di mediazione per arrivare a chiudere senza ulteriori intoppi e ritardi la partita dell'assestamento di bilancio.
Quattro punti nei quali il Governo riprende come previsto i temi affrontati nell'incontro di martedì: il nodo delle residenze fiscali non domiciliate subito al primo, con l'apertura ad un emendamento modificativo dell'art. 28 che preveda l'inserimento di un comma per stabilire che gli effetti degli articoli 10 e 11 della legge decorrano a partire dal 1° gennaio 2024. Tema, quello del posticipo dell'entrata in vigore della norma, oggetto della proposta avanzata dalle opposizioni, precisando che fosse subordinata all'avvenuta firma dell'accordo di associazione con l'Unione europea.
Altro aspetto, affrontato al punto 4 e sempre al centro delle richieste di Libera, Rete, Rf e Gruppo Misto al Governo, la presentazione di un emendamento per una revisione di tutti i modelli di residenza atipica.
Dal Governo, al punto 2, emerge inoltre la disponibilità di un eventuale ritiro della maggior parte degli emendamenti che prevedono articoli aggiuntivi al testo in prima lettura e ciò consentirebbe di velocizzare ulteriormente l'analisi dell'articolato nella prossima sessione.
Infine, per evitare di vedere il Consiglio impegnato in una seconda Variazione di Bilancio, proposta dal Governo, al punto 3, l'introduzione di un emendamento aggiuntivo per recepire la variazione al Bilancio dell'Autorità per l'Aviazione.
Uno sforzo di mediazione dunque che le opposizioni, in una nota, hanno riferito di voler valutare con attenzione. Confermata nuovamente la disponibilità al dialogo, ma il giudizio sull'operato del Governo resta piuttosto severo: “incapace di leggere la situazione politica – scandiscono – stanno bloccando il Paese”. Auspicano, infine, un cambio di atteggiamento, che vengano ascoltate le voci critiche che si sono levate anche nella stessa maggioranza, e la dimostrazione di un senso di responsabilità che – sottolineano - ad oggi manca.
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