Riconoscimento Stato di Palestina, Rete deposita progetto di legge
Articolo unico, pone come presupposto le tradizioni di libertà e democrazia della Repubblica, richiamando l'articolo 1 della Carta dei Diritti, ma anche le recenti risoluzioni ONU. Chiede di riconoscere lo Stato di Palestina quale legittimo rappresentante del popolo palestinese, dando mandato al Congresso di stabilire relazioni diplomatiche con un apposito Accordo.
Sarebbe il 156esimo Paese con cui il Titano intrattiene relazioni. Un passaggio che Rete definisce storico e che lancerebbe un messaggio a sostegno di una risoluzione pacifica della crisi con una soluzione a due Stati, auspicata - ricorda Rete - dal Consiglio tramite ordine del giorno.
Dipinge la drammatica situazione palestinese soggetta a "regime di discriminazione razziale e di violenza indiscriminata" - così scrive Rete nella argomentata relazione che accompagna il progetto di legge - subita durante la rappresaglia israeliana, definita sproporzionata, a seguito dell'attacco di Hamas del 7 ottobre contro civili e militari israeliani.
“Mentre l'opinione pubblica e la Corte Internazionale di Giustizia si interrogano sul definire genocidio quanto sta accadendo - prosegue Rete - appare manifesto, al di là della definizione legale, che Israele stia agendo in spregio dei diritti umani e internazionale”.
Nel ricordare la posizione di neutralità attiva tenuta da San Marino nel conflitto russo-ucraino, si domanda “con quale credibilità” si possa invece ignorare il massacro di uno dei popoli più disperati e dannati del mondo. Richiama così i il voto favorevole di San Marino alla risoluzione ONU che sollecita a considerare la richiesta di ingresso della Palestina: non solo per Rete è in linea con l'ordine del giorno consiliare, ma di fatto già rappresenta implicitamente il riconoscere l'esistenza di uno Stato.
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