Rifiuti urbani: per il Segretario Canti "il porta a porta è tramontato"
Nel 2019 solo un 43% di differenziata mentre l'obiettivo è il 70%. Approvato odg della maggioranza. Per "Libera" è un passo indietro
Si prospettano dei cambiamenti sulla gestione dei rifiuti solidi urbani e della differenziata in Repubblica. Per il Segretario al Territorio e Ambiente Stefano Canti il progetto del “porta a porta” è ormai tramontato. Costa troppo e non ha dato i risultati sperati visto che nel 2019 la raccolta differenziata a San Marino ha raggiunto il 43% a fronte di un obiettivo del 70.
Questo il senso delle considerazioni del Segretario al Territorio Canti che, riferendo in commissione consiliare, ha detto che il “porta a porta”, così come è stato strutturato ad oggi, è ormai tramontato e occorre ripensare il sistema. Canti ha illustrato una bozza di proposta che prevederebbe il “porta a porta” per le aree industriali e, solo per la frazione organica, anche per tutte le altre utenze. Le restanti tipologie di rifiuti dovrebbero invece essere conferite autonomamente in isole ecologiche intelligenti con cassonetti. Canti ha detto che attualmente stiamo esportando quantità di rifiuti superiori alle soglie previste dall'accordo con l'Emilia Romagna. Le linee e le considerazioni illustrate dal Segretario di Stato sono state condivise e sostenute dai commissari di maggioranza mentre per l'opposizione i commissari di Libera hanno espresso scetticismo ritenendo che sarebbe un passo indietro abbandonare il sistema attuale, pur riconoscendo che la gestione non ha dato i risultati attesi.
La commissione ha concluso i lavori con l'approvazione, 9 favorevoli e 3 contrari, di un ordine del giorno proposto dalla maggioranza per un'analisi costo/benefici sul porta a porta e l'adozione di soluzioni per raggiungere, entro il 30 novembre, l'obiettivo minimo della raccolta differenziata al 70%. “Tornando ai cassonetti – commenta Vladimiro Selva di Libera – non si potrà mai andare oltre il 60”.
“Dal mio punto di vista, l’attività più tempestiva da attivare – ha dichiarato Canti in una nota della Segreteria - è intercettare il rifiuto organico che oggi nei Castelli di Borgo Maggiore, Domagnano e Serravalle finisce ancora nei cassonetti dell’indifferenziato, stimato in circa 2.000 tonnellate, ovvero il 20% del totale dei rifiuti urbani prodotti. Parallelamente si propone di attivare la raccolta puntuale dei rifiuti nelle aree industriali di Galazzano, Ciarulla e Rovereta. A quel punto se avremo raggiunto l’obiettivo si potrà provvedere a riorganizzare ed ammodernare il parco cassonetti, sostituendo gli attuali che sono vecchi e fatiscenti con cassonetti detti “intelligenti”. “Nessuno – fa sapere il Segretario - perderà il proprio posto di lavoro, anzi vi saranno nuove opportunità per elevarne le professionalità”.