Rifondazione chiede la liberalizzazione dell'aborto
Tredici articoli che vogliono rivoluzionare le norme sammarinesi in materia di procreazione. Il consigliere di rifondazione comunista Vanessa Muratori non introduce piccoli correttivi, ma chiede la liberalizzazione dell’aborto in territorio. Una questione che non manchera’ di sollevare reazioni e dividere le coscienze. Una legislazione, quella attuale, considerata odiosa dalla Muratori, dal momento che prevede il carcere per la donna che decide di abortire, indipendentemente da ogni condizione in cui sia avvenuto il concepimento. Nelle norme finali si chiede l’abrogazione proprio di quegli articoli che vedono l’interruzione di gravidanza come un reato penale, spingendo cosi’ molte donne sammarinesi, commenta il consigliere di RC a cercare oltre confine la risposta alle loro difficolta’. La questione etica e’ lasciata in sospeso nel progetto di legge, alla coscienza di ciascuno, ma rientra nelle considerazioni che hanno portato alla richiesta di depenalizzazione dell’aborto. A renderlo legale regolandone le modalita’. Parallelamente si chiede un facile accesso agli anticoncezionali e politiche educative sulla sessualita’ fin dalle scuole. la normativa riprende in parte la legislazione italiana che rifiuta l’interruzione di gravidanza quale mezzo contraccettivo, ma l’innovazione e’ nel diritto della donna a decidere autonomamente sulla sua gravidanza senza l’intervento di altre figure.
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