Rifondazione Comunista: aperto il IV Congresso

Rifondazione Comunista: aperto il IV Congresso.
Vanessa Muratori ricorda le battaglie del partito, dal 1992, ma sono gli ultimi cinque anni ad aver segnato una svolta. La nascita di un governo senza la Dc, nel 2002, che offrì a Rifondazione Comunista una possibilità mai verificatasi in precedenza, quella dell’appoggio esterno. Per tutti non era solo forza politica di protesta, ma anche di proposta.
Ricorda come sia stato l’unico partito a sostenere la necessità di una commissione d’inchiesta per fare piena luce sul buco di bilancio, solo dopo nacquero le forze moralizzatrici.
Decisiva la posizione sulla legge sul lavoro che li ha portati all’incontro con i compagni di Zona Franca e alla costituzione di Sinistra Unita.
La Muratori parla poi dell’impegno per la riforma elettorale e la tutela del territorio. Le battaglie per le esigenze delle fasce più deboli e della famiglia. "I primi mesi di governo - dice – sono stati all’insegna del ritorno alla legalità, con il controllo e la gestione pubblica sui giochi della sorte e la fine della commissione urbanistica e del suo utilizzo speculativo del territorio. C’è voluto un comunista alla Segretaria di Stato per la Giustizia per presentare una modifica della procedura penale che darà maggiori diritti e garanzie".
L’impegno è anche diminuire l’abisso tra pensioni massime e minime e rafforzare lo Stato sociale: “Troviamo molta resistenza al cambiamento – denuncia poi il consigliere di Rc - nell’ambito dei diritti civili”. E tocca forse il tasto dolente nel rapporto con gli altri partiti di governo. “Abbiamo ora una legislazione di stampo confessionale che considera l’interruzione di gravidanza reato penale, che considera criminale il solo consumo di sostanze stupefacenti. Mancano leggi che riconoscano e diano diritti alle convivenze civili, leggi che permettano le più efficaci modalità di fecondazione assistita alle coppie sterili, che rendano più semplice adottare un bambino”.
Rifondazione Comunista è una forza politica che mette la libertà al centro delle proprie politiche: "Vogliamo essere liberi dal lavoro precario e dall’instabilità esistenziale che esso comporta" e chiede dunque di invertire la rotta.
Ha fatto poi un excursus sui rapporti con la sinistra radicale europea poi i rapporti con gli altri partiti: positiva l’esperienza di governo con il PSD, anche se auspica maggiore prontezza nell’affrontare alcune questioni sul tappeto e punti del programma.
Proficua l’esperienza con Alleanza Popolare. Identità di vedute sulla questione morale, ma restano delle divergenze sui diritti civili e le impostazioni economiche.
Difficile il dialogo con la Democrazia Cristiana: “Se abbiamo dovuto ingoiare qualche rospo – replica a distanza al congresso Dc – è stato per non rimandarli al governo”.
Si sta perdendo la convergenza con Nuovo Partito Socialista: “Ci spiace – dice la Muratori – il suo allontanamento dalla sinistra per avvicinarsi alla Dc”. Rispetto per gli altri partiti minori, che restano interlocutori a pieno titolo, soprattutto Noi Sammarinesi e Sammarinesi per la Libertà.
Nessun dialogo, invece, con Alleanza Nazionale e Popolari.

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