Riforma BCSM. L'opposizione chiede di bilanciare i poteri del Dg. Per Celli "confronto costruttivo"
Tre le obiezioni sostanziali mosse dalla minoranza. L'agenzia di informazione finanziaria deve essere assolutamente autonoma: quindi non va collocata all'interno dello stabile di Banca Centrale perchè questo potrebbe scoraggiare la presentazione delle denunce. Pericoloso, prosegue l'opposizione, inserire l'esattoria all'interno della Pa sempre per il rischio di distorsioni: le pressioni della politica, in sostanza, avrebbero terreno più facile. Ma è soprattutto la scelta di dare pieni poteri al direttore ad allarmare la minoranza. Il Segretario alle finanze punta ad una omologazione con le altre banche mondiali guidate da un governatore ma, ribadisce l'opposizione, alla luce delle esperienze sammarinesi – su tutte quella con Savorelli – servono pesi e contrappesi, con la creazione di organi che possano vigilare sull'operato del direttore generale. La nomina del Presidente, conferma Celli, avverrà nel Consiglio di maggio. L'incontro, commenta il Segretario alle finanze, ha fatto emergere alcune differenze di vedute ma è stato positivo perchè le posizioni sono state equilibrate e costruttive. Un approccio buono, dunque, da tutte le rappresentanze consiliari. Si va avanti, conclude Celli, con la ragionevole speranza di arrivare a un livello di condivisione importante.
Sonia Tura