Riforma delle Giunte di Castello: il Comites rilancia la richiesta del diritto di voto agli stranieri
Il Comites San Marino torna a chiedere il diritto di elettorato attivo e passivo a favore dei cittadini stranieri residenti in Repubblica da almeno cinque anni per le elezioni amministrative. E lo fa alla vigilia della discussione in seconda lettura del progetto di legge di riforma delle Giunte di Castello. Proposta che nella sua forma attuale concederebbe maggiore autonomia alle amministrazioni locali e più responsabilità al Capitano di Castello e al Segretario di Giunta; oltre a una riduzione dei membri della Giunta stessa.
(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
Il pdl depositato dalle giunte, tuttavia, non contiene nessuna delle istanze rivendicate dal Comites. E l'unico cenno al diritto di elettorato per gli stranieri alle elezioni amministrative residenti a San Marino da più di qualche anno è contenuto all'interno della relazione introduttiva al documento; solamente per quel che riguarda il voto attivo. Si tratta più che altro di un suggerimento rivolto alla classe politica, quindi. Perché per accogliere le richieste proposte dall'organismo che tutela i diritti dei cittadini italiani all'estero sarebbe prima necessario modificare la legge elettorale. “La consulta delle Giunte di Castello auspica che il Consiglio possa accogliere l'istanza presentata nella relazione introduttiva al progetto di legge – ha comunque commentato il suo rappresentante, Federico Cavalli - così da dare la possibilità ai residenti esteri con un congruo numero di anni di residenza sul territorio di votare alle prossime consultazioni elettorali per il rinnovo dei capitani di castello e dei membri di giunta che dovrebbero tenersi a fine novembre”.
Nel servizio, l'intervista ad Alessandro Amadei, vicepresidente del Comites San Marino