Nessun progetto elettorale allo studio, ma l’intenzione di convocare al più presto una direzione e una consiglio centrale per razionalizzare e sviluppare i progetti che sono sul tavolo della riforma elettorale, così come da impegni del programma del governo. Il capogruppo della democrazia cristiana, Claudio Podeschi, risponde così all’alleato di governo che ieri ha spinto sull’ acceleratore della riforma elettorale. 'E’ una materia - dicono dalla Dc - dove manteniamo la nostra posizione: va ricercato il maggior consenso possibile tra tutte le forze politiche perché riscrive le regole del gioco. Una posizione politica che abbiamo sempre sostenuto. La proposta del psd e’ legittima - prosegue il capogruppo Dc - portano avanti posizioni che stanno confrontando con le forze politiche e per questo va rispettata. Noi siamo disponibili a confrontarci'. Nel merito della proposta i due alleati di governo sono concordi sul mantenimento del proporzionale, così come sulla legge antiribaltone, qualche distinguo sull’ipotesi del doppio turno, ipotizzato dai socialisti e democratici e sul quale il partito democratico cristiano sta riflettendo, e soprattutto sui tempi. In casa Psd hanno ribadito l’intenzione di arrivare all’approvazione prima del termine della legislatura e a fine ottobre ripartiranno i confronti con tutte le forze politiche. Tempi che si allungano per il partito democratico cristiano.
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