Riforma fiscale: ancora nessun accordo fra governo e sindacati
I nodi restano più o meno gli stessi. Il peso della pressione fiscale sulle spalle dei lavoratori dipendenti, la rigidità dei controlli e l'accesso a tutti i dati disponibili, compresi i conti correnti bancari. Ai sindacati non piace il punto di mediazione che la Segreteria alle Finanze propone e non lo mandano a dire. Qualcuno alza la voce, il confronto diventa concitato e alla fine si concorda sulla necessità di riprendere la discussione. Appuntamento a Giovedì prossimo per trovare una soluzione che soddisfi tutti gli attori del negoziato.
Un tema, quello della riforma, che ha occupato anche la seduta del Congresso di Stato, impegnato a ragionare sulle strade percorribili, sulla opportunità di trovare un punto d'incontro, sulla possibilità di riuscire a coniugare le richieste dei lavoratori con la necessità di reperire risorse da parte dello Stato. Ovviamente le manifestazioni dei giorni scorsi hanno fatto riflettere molto e non è un caso che al vertice fosse presente una nutrita delegazione di Governo: oltre al responsabile delle finanze anche i colleghi agli interni, al territorio, all'industria.
Sergio Barducci