“Una riforma incentrata su tre parole chiave: equità, efficienza e trasparenza”. Così il Segretario di Stato alle Finanze, Pasquale Valentini, riassume la filosofia di adeguamento per una normativa che dopo 27 anni necessita di correttivi e aggiustamenti. L’obiettivo è quello di aumentare il gettito ma senza incrementare la pressione fiscale. Per questo si pensa di correggere quegli aspetti che impediscono di reperire risorse. Primo punto: la lotta all’evasione e l’elusione fiscale. “Ci sono fasce di contribuenti – ha spiegato il coordinatore, Luca Beccari – che non pagano nessuna imposta o lo fanno in misura inferiore alle loro reali possibilità”. Pronta la minimum tax, per un periodo di 3 anni, che impone una tassazione di 2 mila euro per i lavoratori autonomi e 2. 500 per le società che dichiarano poco o nulla. In caso di introiti superiori sarà recuperata dal monte delle imposte dovute. Poi i controlli e le sanzioni, affidando pieni poteri all’Ufficio Tributario. E ancora nuovi strumenti, come lo scontrino fiscale, per determinare con maggiore certezza i redditi degli operatori. Nei casi di sospetta evasione si prevedono anche indagini finanziarie, con la possibilità di reperire informazioni bancarie mirate. Spariranno strumenti come lo splitting o il forfetario; cambieranno gli scaglioni per la determinazione delle aliquote impositive; saranno tassati i redditi prodotti all’estero. Poi c’è il capitolo delle deduzioni. Troppe quelle indiscriminate. Si introdurrà un sistema che consenta anche alle persone fisiche di scaricare spese documentate, al pari dei lavoratori autonomi. Riguarda gli acquisti e le spese in territorio, potrà essere collegato con la SMAC Card e determinerà un abbassamento oggettivo dell’imponibile. “E’ una riforma che guarda con attenzione alla famiglia - ha precisato il Segretario alle Finanze - prevedendo carichi fiscali diversi per chi ha più figli o persone a carico”. Tra gli interventi previsti anche una maggiore deducibilità del canone d’affitto per i giovani al di sotto dei 32 anni e l’aumento delle quote deducibili per le spese sanitarie. Valentini ricorda che il testo nasce da un lungo confronto allargato, dalla discussione in Commissione Finanze, per due sedute consecutive, e, infine dall’ordine del giorno adottato, che ha consolidato i passaggi della riforma.
Sergio Barducci
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