Riforma Giustizia: Massimo Andrea Ugolini, “sarà un autunno molto intenso”
Soddisfatto, il Segretario di Stato, dopo la prima lettura, in Consiglio, dei 4 progetti di legge. Si punta ora senza indugi alla definizione del “pacchetto Giustizia”; entro marzo 2022, infatti, la valutazione del GRECO
Riforma di ampio respiro, quella portata in Aula dal Segretario Ugolini. 4 PdL intimamente connessi: dal potenziamento di garanzie ed efficienza del processo penale; al progetto di legge sull'astensione e ricusazione dei magistrati. E poi il testo sulla Commissione Giustizia, diretta conseguenza del “cuore” della riforma: il PdL di rango costituzionale; con profonde innovazioni, a partire dalla composizione del Consiglio Giudiziario, la distinzione fra magistrati di carriera e per specifico incarico, l'introduzione di sanzioni disciplinari. E poi altri elementi, affinché vi siano i necessari “pesi e contrappesi”: fondamentali – sottolinea Ugolini – per un “dialogo costruttivo” fra i Poteri. Primo “step” parlamentare caratterizzato da un dibattito costruttivo, con vari spunti di riflessione.
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Le Opposizioni hanno lamentato tuttavia un gap di confronto. Il Segretario ricorda allora il percorso, che ha portato al progetto di riforma: l'input dell'Aula un anno fa, la costituzione di un gruppo di lavoro; l'enunciazione delle linee guida nelle Commissioni. Sottolinea poi come dopo la prima lettura - per i PdL di natura istituzionale, che non prevedono passaggi in Commissione – si cercheranno di aprire tavoli di confronto. Quanto alla tempistica, l'obiettivo è rispettare le indicazioni del GRECO, che richiederà una valutazione entro marzo 2022. “Sarà un autunno molto intenso – afferma Massimo Andrea Ugolini – per cercare di poter arrivare alla definizione di tutto questo pacchetto Giustizia”.
Nel servizio l'intervista a Massimo Andrea Ugolini - Segretario di Stato Giustizia
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