Riforma legge elettorale: PSD incontra AN e Popolari
'Una legge – hanno spiegato i vertici del PSD – che prevede la possibilità, per le forze politiche, di formare preventivamente delle coalizioni, ricercare le alleanze e i programmi per i quali candidarsi a governare il paese. Una possibilità, spiega però il PSD, non un obbligo. Una facoltà prevista messa a disposizione delle forze che intenderanno perseguirla'. La nuova legge dovrà mantenere rigorosamente il sistema proporzionale consentendo di guidare il paese a quel partito o quella coalizione che raggiungerà il 51 per cento dei consensi elettorali. Diversamente, l’ipotesi di intervento legislativo del PSD prevede un secondo turno. Un secondo appuntamento elettorale, a tre settimane da primo, nel quale, a questo punto, i partiti che intendano governare insieme dovranno obbligatoriamente coalizzarsi e presentare l’intesa politica. In definitiva nel primo turno si voteranno i partiti, nel secondo invece i governi. 'Nel primo turno – hanno spiegato i rappresentanti dei socialisti e democratici anche nel secondo appuntamento della giornata, con i Popolari – si determinerà il peso delle singole forze politiche, nel secondo turno gli schieramenti di governo. Nel caso poi la maggioranza non dovesse rimanere salda nel corso della legislatura, il vincolo sarà quello di tornare al giudizio degli elettori che l’avranno votata. Questo – hanno spiegato – favorirebbe da un lato la formazione delle coalizioni, dall’altro di introdurre, nel secondo turno elettorale, quel premio di maggioranza di cui da tempo si parla, che incentiva ulteriormente la formazione di coalizioni. Un premio, aggiungono, deciso dai cittadini'.