La riforma della PA al centro dell’ultima giornata del Consiglio
Oggi la dirigenza è costituita, in gran parte, da burocrati passacarte, accondiscendenti con il potere politico. Invece si deve stabilire con certezza che se non si raggiungono i risultati si va a casa. Abbiamo il coraggio di licenziare mille dipendenti e ridurre così i costi della pa, chiede Maurizio Rattini di Nps all’Aula? La strada del decremento naturale e della riduzione degli sprechi, ottiene risultati ma richiede tempo. In un anno il personale, ricorda, è sceso di 96 unità e il totale degli stipendi si è ridotto di 4 milioni. L’ambizione di chi fa le norme, replica il Segretario agli interni, è tenere aggiornata la propria riforma davanti al mondo che cambia. Non è fondata, dice, la critica di essere in ritardo davanti a un nuovo scenario economico. La garanzia dei diritti acquisiti è sancita da un ordine del giorno approvato da maggioranza e opposizione, sottolinea Valeria Ciavatta. Se non va più bene allora dite con chiarezza, come fa l’Anis, che si devono licenziare mille persone.
Sonia Tura