Riforma tributaria. Le opposizioni compatte criticano il metodo unilaterale del governo
Lo scorso luglio, in occasione dello sciopero generale, fummo chiamati a prendere doverosamente le distanze dal metodo adottato dal Congresso di Stato sulla riforma tributaria. Un metodo deprecabile che, in questi mesi, ha volutamente tagliato fuori - da ogni forma di confronto - le forze ed i movimenti di opposizione. Ed oggi, ancora una volta, siamo chiamati a ribadire questa nostra denuncia proprio quando le organizzazioni sindacali rilanciano la mobilitazione generale invocando il ritiro del provvedimento e le categorie economiche, unitamente agli ordini professionali, scendono in piazza per contrastarlo. Il Governo ha annunciato di voler organizzare un incontro con le forze di opposizione, prima della convocazione della Commissione Consigliare Permanente Finanze, per illustrare le novità introdotte nel testo rispetto alla prima lettura. Prendiamo atto di questa richiesta. Una richiesta che, pur rientrando all'interno di un ordinario e dovuto galateo istituzionale, arriva ampiamente fuori tempo massimo. Dopo mesi e mesi di gestione in solitaria (e gli effetti sono sotto gli occhi di tutti!) il Governo si accorge di dover fare i conti anche con chi rappresenta il 49,29 % del Paese. Per questo motivo decliniamo l'invito del Governo. Ci confronteremo direttamente in Commissione.
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