CONSIGLIO GRANDE E GENERALE

Riforme Istituzionali, primo passo per l'istituzione della commissione speciale

L'aula ha dato l'ok alla procedura d'urgenza. Emerse alcune perplessità sulle tempistiche e per il perimetro d'azione, ritenuto da alcuni troppo ampio

Con il sì di tutti i gruppi consiliari, via libera alla procedura d'urgenza per l'istituzione della Commissione consiliare speciale per le riforme. Si andrà dunque all'approvazione rapida, in una sola lettura. Come anticipato nella relazione introduttiva la Commissione sarà composta da 18 membri in rappresentanza proporzionale dei gruppi, avrà una co-presidenza paritetica tra maggioranza e opposizione e le decisioni verranno prese a maggioranza dei due terzi, quindi con il necessario coinvolgimento delle opposizioni. Il mandato include l'analisi delle regole istituzionali per garantire equilibrio tra i poteri dello Stato restituendo maggiore centralità al Consiglio Grande e Generale. Nel perimetro d'azione anche la Reggenza, il Congresso di Stato, il Collegio Garante, il Consiglio Giudiziario e il Consiglio dei XII. Tra gli obiettivi anche la riduzione del ricorso alla decretazione. Fin da ora, come osservato da diversi consiglieri, esclusa una riforma in senso presidenziale. Durante il dibattito emerse, a livello bipartisan, anche alcune perplessità: in particolare per le tempistiche indefinite e i troppo ampi ambiti di intervento. In mattinata l'aula ha invece proseguito il dibattito sugli indirizzi per il piano sanitario e sociosanitario 2024-2026. La maggioranza ha depositato un ordine del giorno che accoglie la relazione introduttiva del Segretario di Stato alla Sanità Mariella Mularoni, la quale ha insistito su prevenzione, potenziamento della medicina di base e territoriale ma anche un approccio che tenga conto del progressivo invecchiamento della popolazione. Tra le priorità, inoltre, la riduzione delle liste d’attesa, con un ampliamento delle fasce orarie, e la revisione delle norme sulla libera professione medica per adeguarle alle esigenze attuali. Il documento dà mandato al Governo per reperire le risorse necessarie ad un nuovo ospedale e il potenziamento dei centri sanitari e dà mandato, anche allo stesso Segretario di Stato alla Sanità, per la realizzazione di un reparto di lungodegenza e un hospice per il fine vita. Nell'ordine del giorno messo nero su bianco anche il superamento dell'attuale Comitato Esecutivo Iss.

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