Riforme istituzionali: si apre il confronto sulla commissione consiliare speciale

La prossima settimana la maggioranza incontrerà l'opposizione

Obiettivo: rendere più efficace il funzionamento degli organi istituzionali e ridare centralità al Consiglio Grande e Generale, così come raccomandato anche dal Greco. Primo passo, una commissione consiliare speciale, con funzioni di ricognizione, studio ed elaborazione di proposte. Ieri la maggioranza si è incontrata per definirne i criteri e la prossima settimana si confronterà con l'opposizione. Sulla necessità di Riforme Istituzionali, del resto, tutti concordano. Si è parlato spesso di eccessiva decretazione e lo ha fatto anche il Consiglio d'Europa, che ha evidenziato uno squilibrio tra potere legislativo ed esecutivo. Per il capogruppo di Libera Giuseppe Morganti “così non si può andare avanti”, “il Consiglio è scippato del suo ruolo”. Punta poi il dito sulle leggi delega, che “non indicano linee guida o finalità a cui tendere”, e sui “dibattiti infiniti” che “ingolfano i lavori del Consiglio”. “L'eccessiva decretazione è la conseguenza di un blocco del parlamento” – commenta il capogruppo di AR Gian Nicola Berti. Soluzioni utili per semplificare e razionalizzare il processo normativo – dice - già ci sono, “bozze ben fatte” frutto del gruppo di lavoro insediatosi nella passata legislatura, “basta individuare quelle che si preferiscono”, e sollecita confronti con tutte le forze politiche per verificare i punti condivisi e quelli su cui cercare la mediazione. E' un'occasione “per aprire una riflessione in uno spazio di distensione, fuori dalle logiche abituali e dei rapporti di forza”, afferma il presidente del Psd Luca Lazzari. Non solo vanno riequilibrati – dice - i tre poteri dello Stato ma anche quelli introdotti negli ultimi anni per essere un paese integrato, come ad esempio Aif e Banca Centrale. Per il vicesegretario del Pdcs Manuel Ciavatta si deve continuare nel consolidamento delle istituzioni così come già fatto per l'ordinamento giudiziario, “per avere maggiori strumenti di democrazia e una struttura istituzionale più forte, anche in vista del confronto con gli altri paesi europei”. Confidando che questo Governo, non impegnato in urgenze come Covid ed energia, possa concentrarsi su questo tema, che “non cambia volto al paese ma consolida il sistema”.

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