Rimini: prima Conferenza dei sindaci in provincia dopo il voto
"Da questo momento comincia formalmente la fase di transizione che dovrà traghettare l'ente provincia a una nuova prospettiva, più simile a quella che un tempo si chiamava 'circondario'", ha dichiarato Vitali.
"L'idea di fondo è che a governare le nuove province, asciugate di funzioni e disponibilità economiche, siano i sindaci. Lo dico con assoluta schiettezza: auspico che la rappresentanza istituzionale che da ottobre si prenderà a carico la programmazione limitata della Provincia di Rimini sia la più ampia e condivisa possibile".
Le questioni aperte sono varie: dall'edilizia scolastica alle strade, anche se i temi di area vasta sono quelli decisivi ovvero sanità, trasporti e rifiuti.
Se le funzioni in capo attualmente alla Provincia dovrebbero rimanere fino a fine anno (poi la Regione decidera' quali girare al futuro ente 'minore'), l'iter prevede che entro il 30 settembre il presidente uscente convochi i consiglieri comunali del territorio idonei a formare l'elettorato attivo, che appunto eleggera' il nuovo Consiglio territoriale di 12 membri (eleggibili nei Comuni e nella stessa ultima assemblea provinciale) cosi' come il nuovo presidente-sindaco di 'area vasta', corrispondente o meno (lo si vedra') all'ambito provinciale, che godra' di una sola indennita' (da presidente dell'ente di secondo livello).
In tutto questo i 277 dipendenti di corso d'Augusto non dovrebbero rischiare.
Valentina Antonioli