“E’ rinato a San Marino il Partito Socialista, con il suo patrimonio di storia e di storie personali”. Cosi’ Augusto Casali, in uno dei primi passi dell’ampia e articolata relazione, che ha aperto il dibattito politico dell’assise del Teatro Titano. Dall’unificazione socialista dei primi anni ’90, all’avvento di Nuova San Marino; la decisione di Rattini, Volpinari e Bollini, di lasciare il Psd e dar vita al Gruppo Federativo Socialista, la rinascita del Partito Socialista. Un percorso politico a cui Casali ha affiancato anche l’analisi di cio’ che sta attorno al progetto di rinascita del partito socialista, e quindi, il quadro politico sociale ed economico e il governo straordinario, che per Casali ha fallito su tutta la linea. Poi le proposte. Tutte in linea con i principi della sinistra democratica e quindi particolarmente attente ai bisogni dei soggetti più deboli della societa’. “La Riforma del mercato del lavoro? – chiede Casali - Ha aggravato la situazione. Serve maggior attenzione per gli anziani e per la famiglia. Sull’unione europea, vanno valutati vantaggi e svantaggi, di un’eventuale adesione. L’accordo di cooperazione con l’Italia, così com’è, è un occasione perduta. Occorre puntare e credere molto di più sul turismo e sul commercio con strategie ben definite, inserite anche nel contesto circostante”. Sul casinò, per Casali, “occorre aprire un serio dibattito e poi decidere se riappropriarsi o no del diritto ad aprirlo, trattando con l’Italia il superamento degli attuali divieti”. Sulla Riforma elettorale, Casali ritiene necessario fermare le distorsioni riguardanti il voto estero, mantenendo il sistema proporzionale. Nella relazione, indicazioni e valutazioni, su ogni singolo tema della politica sammarinese, ma quello a cui viene dedicato maggior spazio è la questione morale che – per Casali – “deve essere posta al centro dell’agire e deve essere un aspetto su cui nona allentare mai la guardia”. Anche perchè “in questo momento pare che il degrado nel modo di fare politica abbia raggiunto livelli assai preoccupanti. Iil connubio politica-affari diventa dunque la prima e piu’ impellente emergenza del paese”. In conclusione il rapporto con gli altri partiti a cominciare dall’unificazione a sinistra: per Casali è fallita. “Dai 27 consiglieri potenziali su cui poteva contare, è scesa a 19. Alleanza Nazionale è agli antipodi, i Popolari sono di centro-destra, ma in un sistema proporzionale si puo’ collaborare; con Rifondazione Comunista ci sono differenze marcate ma e’ una componete storica della sinistra, Zona Franca è la novità del panorama politico sammarinese, coi Sammarinesi per la Liberta’ ci sono origini comuni ed esperienze positive che possono ripetersi, con Alleanza popolare – afferma Casali – ci siamo trovati spessissimo dalla stessa parte e insieme potremo giocare un ruolo importante anche in futuro. Col Psd il rapporto non è dei piu’ semplici per ovvie ragioni, ma non sara’ difficile, a determinate condizioni, ritrovare un comune terreno di collaborazione. Con il Pdcs, dopo i risultati positivi del passato, i rapporti si sono affievoliti. Ma se la Dc sara’ portatrice di posizioni concretamente tese all’affermazione degli interessi della Repubblica, il Nuovo Partito Socialista non si tirera’ indietro e sara’ pronto a fare la sua parte. La bussola del nuovo Partito Socialista - conclude Casali - deve poggiare su quattro punti cardinali: la dignità, l’integrità, la responsabilità e la progettualità.
Riproduzione riservata ©