Rinascita Democratica Sammarinese a tutto campo su turismo, sviluppo, sanità e politica estera
Impresa, capitale e lavoro, capisaldi dello sviluppo: li ricorda Alberto Amati che insiste sulla necessità di aiutare le imprese ad investire attraverso private equity; altrettanto importante sarebbe favorire l'accesso a residenze condizionate agli investimenti fatti nel Paese, puntando - perché no - sulla categoria dei pensionati abbienti che dall'estero vogliano trasferirsi in territorio portando ricchezza.
Erik Casali infine esige chiarezza sulla sanità: per capire le ragioni che hanno portato all'emorragia di servizi e professionisti dal nostro ospedale, il perché applicare al settore le stesse regole della Pa, i motivi che sottendono alla scelta di conferire incarichi apicali come la Direzione generale, a figure provenienti sempre e soltanto dalle aree sanitarie limitrofe. Se entreremo in Consiglio – rimarca - vogliamo anche una politica estera degna di questo nome: primo passo sarà convocare gli ambasciatori di Regno Unito, Russia e Israele per ragionare su come far diventare San Marino una piccola testa di ponte per questi Paesi. Parola d'ordine dunque, internazionalizzazione, a prescindere dall'Italia. Il che tradotto significa stralcio della Convenzione del '39 che non permette al Paese di evolvere appieno.