Rinnovamento al centro della serata organizzata dai giovani di Ap e Ns

Sui modi, ci sarà tempo per discutere, ma l’obiettivo è lo stesso. Limitare il mandato dei segretari di Stato, estenderlo magari ai consiglieri, e perché no, anche ad altre realtà come sindacati e federazioni sportive. I giovani vogliono farsi sentire, per cambiare qualcosa. La parola “rinnovamento” non li spaventa, come accade ad altri. “Contro quel modo di fare politica - dicono - che si è sedimentato in clientelismo, corsa alle poltrone, che ha perso l’ etica del servire il paese”. Se il vecchio non lascia spazio, ci provano con iniziative come queste. Se poi la carica di segretario di Stato sarà limitata a 10 anni, replicabili dopo una pausa, oppure solo per quel lasso di tempo, sarà la politica a dire l’ ultima parola. Ma è necessario riequilibrare l’ordinamento, ridare centralità al Consiglio. Le idee, così come i punti di vista personali, non sono mancati a Domagnano, un confronto tra generazioni. In molti hanno respirato aria nuova. Aria di politica vera. I movimenti giovanili di Dc, Psd, Ap e Ns chiedono spazio, consci che solo con la formazione e preparazione potranno prendere il posto dei politici di professione. In testa hanno l’interesse del paese, nei sogni una San Marino diversa. Eppure alla provocazione di Gian Nicola Berti, convinto che la legge non passerà in Consiglio, vittima del voto segreto e di lobby trasversali, non reagiscono. Come rassegnati. Come se le cose non potessero cambiare. Ignari che qualcosa sta già cambiando. A cominciare da lì.

Giovanna Bartolucci

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