Marco Podeschi del PDCS, tra i firmatari del documento dei 21, non risparmia critiche al suo partito e mette in guardia sulla possibilità che, spento il clamore dell’esito del Consiglio Centrale del 16 ottobre scorso, si faccia solo un intervento di facciata per non cambiare nulla. “C’è il forte rischio di una silenziosa restaurazione – scrive - da insistenti voci di corridoio si dà per certo il ritorno di qualche illustre ex, che tornerà per salvare il partito e il Paese”. Il riferimento è alla guida collegiale della DC che dovrà essere definita a giorni. “E’ triste vedere – aggiunge Marco Podeschi - che chi incarnò negli anni '80 la voglia di un cambiamento, oggi non riesce più a rapportarsi con la società e con i cambiamenti culturali. Incapace – prosegue la nota – di rilanciare il PDCS in una dimensione nuova, sia nel contenuto politico sia nella gestione dei rapporti con la società”.
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