“Una azione autoritaria, segno della colonizzazione da parte della maggioranza rispetto al massimo organo di garanzia”. È forte la denuncia di Repubblica Futura all'indomani dell'Ufficio di Presidenza. “Violata la prassi, consolidata dal 2003, – rilevano ancora – che prevede che un membro sia proposto dalle opposizioni”.
Giudizio severo da Sara Conti sul metodo della maggioranza che “come primo atto – dice – mette le mani sulle istituzioni, senza confronto, svelando così quella che sarà la loro impostazione politica”. Andrea Zafferani non manca di ricordare che Adesso.sm lasciò alle opposizioni le presidenze delle Commissioni Affari di Giustizia e Antimafia e si chiede se anche questa prassi verrà violata. Torna poi sul rinnovo del Collegio Garanti: “scelta grave” - dice - dal punto di vista politico: “la maggioranza parte come un carro armato e proprio sul tema della giustizia, motivando con l'urgenza una decisione unilaterale; in realtà – spiega - il Collegio Garante è perfettamente operativo”. “Grave” anche dal lato tecnico, laddove “agisce senza confronto, forte dei suoi 2/3 da usare in autonomia per decidere anche sui poteri costituzionali”. Azione “spregiudicata e inaccettabile” per Mario Venturini e tuttavia – dice “non una novità, bensì un comportamento coerente nella sua pericolosità”. Richiama l'agire dell'ex opposizione nella scorsa legislatura “da quanto successo in Commissione Giustizia - spiega - fino alla recente mancata presa d'atto dei giudici d'appello, nella preoccupazione – dice - che si vogliano mettere le mani prima sul tribunale, ora sugli organi di garanzia”, evocando il peso che potrebbero avere, nel rapporto con lo stesso tribunale, “due segretari di Stato – dice – rinviati a giudizio”.
Nel video, l'intervista ad Andrea Zafferani di Repubblica Futura