Rinvio legge tributaria: una provocazione per la CSdL
La CSdL non usa mezzi termini: “Mi sa di provocazione - dice Giuliano Tamagnini - perché il progetto deve essere ritirato, se lo si vuole cambiare, dal momento che è stato blindato dalla Commissione Finanze. È chiaro che la grande partecipazione alle assemblee ha fatto pressione - prosegue il segretario generale - e scenderemo in piazza per chiederne il ritiro, visto che, se si vuole, nel giro di un mese si può portare un nuovo provvedimento”. Non parla di ritiro invece la Confederazione democratica. “Quella legge ha tre aspetti positivi: risponde agli obblighi internazionali; risolve la questione frontalieri e introduce sanzioni penali per gli evasori fiscali”. Marco Tura (nella foto), sulla parificazione della tassazione tra dipendenti e autonomi, oggetto della protesta, chiede di introdurre accertamenti dei redditi il più possibile veritieri per chi lavora in proprio. La soluzione tecnica, per il segretario CDLS, spetta al governo, del quale non vede alcuna volontà di provocazione: spesso la politica non mantiene i tempi promessi. Ma c’è sicuramente una grossa responsabilità della classe dirigente nel rimandare scelte importanti per il paese. E’ la convinzione dell’Unione Sammarinese dei Lavoratori: “Non si fanno scelte strutturali e fondamentali per il futuro – dice Francesco Biordi – si continua a tergiversare”. Per il segretario USL San Marino deve prevedere il reale accertamento dei redditi, ma allo stesso tempo mantenere una bassa fiscalità per essere attrattiva. Una riforma intesa come strumento di rilancio dell’economia non di vessazione.
Giovanna Bartolucci