Scelte sbagliate, troppa responsabilità a manager esterni, poca valorizzazione delle professionalità sammarinesi. Per Augusto Casali “sono a rischio i principi ispiratori della legge del ’55”, che resta sempre valida ma va attualizzata. 'Occorre anche dimensionare l’ospedale alle nostre esigenze - prosegue - garantendo servizi primati di alto livello e istituendo servizi di eccellenza'. Il modello da proporre - per Dario Manzaroli - è il passaggio dal progetto di sicurezza sociale a quello di promozione della salute: 'Abbiamo copiato il modello italiano - dice - già superato con la nascita dell’Iss. Ora la sanità è controllata da esterni, alcuni provenienti anche da Asl nostre concorrenti, emarginando le professionalità sammarinesi e producendo solo carrozzoni clientelari, come l’Authority. Il nostro progetto di promozione della salute coinvolge le politiche sociali, l’ ambiente, le infrastrutture, il lavoro, tutti collegati al benessere del cittadino e alla sicurezza sociale'. Nps ipotizza una riforma con il potenziamento dei servizi di base, il ricorso a convenzioni con esterni per quelli specialistici e la nascita di centri di eccellenza, appetibili da utenti esterni. “Abbiamo perso la grande occasione dell’accordo con l’istituto oncologico europeo – dice Manzaroli - mentre in un anno e mezzo abbiamo attivato solo la convenzione con Pieve Corena'. Lina Meloni conclude sulla necessità di corsi di specializzazione e formazione per il personale, per garantire alti standard di qualità.
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