Ancora tensioni fra maggioranza e opposizioni, questa volta sulla convenzione per la ristrutturazione dell’immobile del ritrovo dei lavoratori di Serravalle. Un lungo dibattito consigliare, concluso in nottata, nel quale il Segretario di Stato al Territorio, Giancarlo Venturini, ha illustrato la relazione della commissione incaricate delle verifiche amministrative. Il documento conclude con una valutazione dell’immobile di gran lunga inferiore alle richieste della società di leasing inoltrate all’eccellentissima carica, garante per effetto della convenzione. 1 milione e 600 mila euro il valore della perizia; 3 milioni e 805 mila euro la richiesta. “Una differenza – ha fatto notare il capogruppo di AP, Tito Masi, di oltre 2 milioni di euro. Sospettiamo fortemente – ha aggiunto – ci sia stata una distrazione di fondi”. “Una convenzione redatta male” gli ha fatto eco il capogruppo socialista Fiorenzo Stolfi, che ha condiviso alcuni dubbi. Siamo dell’idea – ha aggiunto – di dover pagare un giusto prezzo ma non i costi esorbitanti richiesti”. Al termine l’approvazione dell’ordine del giorno della maggioranza nel quale si conferma l’interesse dello Stato per l’opera pubblica, si ribadisce l’annullamento della convenzione stipulata nel 1999, e non ratificata dal Consiglio Grande e Generale, e si incaricano i sindaci di governo di trasmettere la documentazione al Tribunale Unico, sezione amministrativa. Toccherà dunque ai giudici accertare eventuali responsabilità. Proceduto alla nomina di un apposito comitato peritale, il tribunale amministrativo avrà 90 giorni di tempo per pronunciarsi. Dopodichè, ridefiniti gli aspetti, il Congresso di Stato rinegozierà una nuova convenzione con la Fondazione Ritrovo Lavoratori di Serravalle e la società di Leasing interessata.
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