Sul tema del Casinò urgono chiarezza e trasparenza. Il Governo prende al balzo le diverse richieste di chiarimento in merito alle innumerevoli voci circolate in questi giorni e annuncia una seduta apposita dell’esecutivo per definire una posizione ufficiale in merito all’eventualità di una casa da gioco, dopo aver espletato il confronto in seno alle tre forze di maggioranza. Se n’è discusso nella riunione di inizio settimana del Congresso di Stato che attraverso il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Fabio Berardi, si è impegnato a far conoscere il suo orientamento circa la strada da intraprendere. All’attenzione dell’esecutivo anche alcune questioni di stretta attualità, come quella che riguarda il sistema postale, al centro da qualche tempo di polemiche e contestazioni, o l’accordo di cooperazione economica con l’Italia. Dopo il previsto confronto con le organizzazioni di categoria e i sindacati, la bozza partirà alla volta della Farnesina per avviare la trattativa. Fra i riferimenti sul tavolo del Congresso di Stato anche quello del Segretario di Stato al Territorio e Ambiente, Giancarlo Venturini, circa l’impianto del tiro a volo. Il perito incaricato di valutare l’inquinamento acustico della struttura ha rilevato che qualche cosa non va e ha indicato alcuni accorgimenti tecnici da adottare per ridurre il rumore, soprattutto nelle ore serali. Per evitare il disturbo arrecato ad alcune abitazioni servono pannelli fonoassorbenti oltre allo spostamento di certe attività da una delle tre piazzole. Diverso il discorso per quelle abitazioni che si trovano nelle aree di tiro: qui gli interventi necessari sono più sostanziosi e per questo si è aperto un confronto con la Federazione e i tecnici dell’ufficio progettazione. Soluzioni in vista anche per il problema delle mense, sollevato dalle organizzazioni sindacali dopo la creazione del centro uffici. L’intenzione è quella di avviare un confronto con il fondo servizi sociali per arrivare alla realizzazione di una nuova mensa, in zona baricentrica, che possa servire le nuove utenze e al tempo stesso decongestionare la mensa dell’ospedale. Fra le possibili soluzioni al problema non si esclude anche la possibilità di prevedere l’istituzione di buoni pasto, la stipula cioè di convenzioni con privati nel rispetto di parametri precisi e ben definiti. Ma prima, spiega l’esecutivo, verifichiamo le possibilità di una nuova sede adeguata sia per capienza che per parcheggio e collocazione sul territorio.
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