Riunione del Patto: si pensa al "Piano B"

Il Patto per San Marino ragiona sul cosiddetto "Piano B", sul modo cioè con cui si dovrà affrontare un eventuale inclusione nella black list del ministro Tremonti e le conseguenze del decreto incentivi. Una riunione per far il punto sulla situazione e per mettere a fuoco una serie di ipotesi di lavoro e di scelte politiche. Giovedì il tavolo si allargherà alle delegazioni di Governo per valutare anche le proposte delle varie Segreterie di Stato e poi definire una strategia. L’intenzione, al momento, sembra essere quella di perseguire negli impegni assunti con il pacchetto trasparenza, che attendono la politica nel prossimo consiglio grande e generale, poi con l’elenco delle cose già fatte ma soprattutto con la volontà di fissare i punti sui quali si potrà eventualmente ragionare, Si andrà all’incontro con l’Italia. San Marino, insomma, intende far pesare i passi già compiuti e fissare i paletti per quelli che ritiene di poter ancora fare; dopodichè si verificheranno gli spazi di manovra. Il decreto incentivi costituisce una preoccupante spada di Damocle, per la politica ma soprattutto per l’economia, che prevede effetti molto pesanti. Il Governo vuole arrivare preparato a quell’eventualità. Nell’incontro fra le delegazioni della coalizione di maggioranza il Presidente della Fondazione San Marino, Tito Masi, ha illustrato i passaggi relativi alla cessione del Gruppo Delta. Soffermandosi in particolare sui dati di Bilancio della Cassa di Risparmio e sul previsto aumento di capitale sociale, che potrà avvenire dopo l’approvazione dal parte dell’Assemblea, convocata per il 31 maggio prossimo. Acquisita l’adesione delle banche creditrici al piano dei Commissari di Bankitalia, si potrà procedere agli ultimi passaggi. Fondamentale, a quel punto, diventerà l’orientamento del Governo, dal momento che lo Stato dovrebbe partecipare in maniera considerevole all’aumento del capitale. Domani Masi trasferirà queste informazioni alle forze di opposizione.

Sergio Barducci

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