Riunita la Commissione antimafia. Parlerà solo attraverso comunicati stampa
Prima riunione realmente operativa per la commissione nata per far luce su eventuali legami fra mafia e politica. Operativa perché adesso la Commissione antimafia ha i poteri inquirenti che le sono stati assegnati nell’ultima sessione del Consiglio Grande e Generale. Il primo atto, dunque, è stato quello di chiedere al Tribunale la documentazione che i commissari studieranno, per verificare il fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata in Repubblica, alla ricerca di possibili collegamenti con la politica. Adottate, all’unanimità, le procedure operative così come le prime attività. L’organismo ha deciso di riunirsi almeno una volta a settimana e di dare informazioni sullo svolgimento della propria attività, esclusivamente attraverso la forma del comunicato stampa. Risolta così la querelle che nei giorni scorsi aveva visto i commissari di minoranza contestare le dichiarazioni del Presidente della Commissione. Marco Gatti aveva ipotizzato la necessità di una proroga ai sei mesi previsti dalla legge. L’opposizione lo aveva accusato di voler giustificare, in questo modo, la mancata convocazione della Commissione a quasi tre settimane dall’attribuzione dei poteri inquirenti. Sulla vicenda Fincapital, avevano sottolineato i 4 commissari di minoranza, non intendiamo fare la figura delle belle statuine. Così come crediamo non vogliano farla gli stessi colleghi di maggioranza. La commissione ha anche stabilito di attenersi ad una condotta ispirata a criteri di massima segretezza. La prossima riunione è stata fissata per il primo dicembre.
Sonia Tura
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