Riunito il coordinamento dei DdC per fare il punto della situazione politica
Bene l’approvazione unanime dell’ordine del giorno che ha chiuso il confronto sui rapporti italo-sammarinesi, ma la preoccupazione resta per le criticità e gli attriti che fanno permanere San Marino nella black list di Tremonti. Le ripercussioni di questo stato di incertezza sul nostro sistema economico possono essere notevoli, afferma il coordinatore del Ddc Marco Podeschi, e in questo il governo è stato finora latitante. Ma la preoccupazione più forte è sulle condizioni del bilancio dello Stato. Nei prossimi mesi, sottolineano i DdC, potrebbero esserci una caduta verticale del gettito che arriva dalle imposte dirette, forti tensioni nel settore finanziario pesantemente attaccato dallo scudo fiscale e di nuovo in fibrillazione per la richiesta italiana di scambio di informazioni automatico. Infine, sulla legge che ha abbassato il quorum per la vendita di aree dello stato destinate all’industria, i DdC stanno attivando forme di coinvolgimento diretto della cittadinanza. Si fa sempre più concreta, dunque, l’ipotesi referendum.
Sonia Tura
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