Riunito il gruppo consiliare democristiano: Bartoletti, Marcucci e Menicucci confermano le dimissioni
C’è stato un lungo dibattito, terminato oltre la mezzanotte dopodiché tutto è stato rinviato a mercoledì, con il compito per Segreteria, Capogruppo e Presidente del partito di raccogliere quanto emerso dagli interventi in un documento, per poi - nel prossimo incontro - sottoporlo ai consiglieri democristiani, alla ricerca della più ampia condivisione.
Sarà in sintesi ciò che il partito ha stabilito riguardo alle questioni sollevate: ruolo all’opposizione e lavorare per costruire una aggregazione alternativa all’attuale governo, la proposta di superamento della situazione di stallo nella Direzione.
Ma è soprattutto la Costituente ad avere gli occhi puntati. E' sulla sua definizione che si è sviluppato il dibattito: se cioè intesa come momento di verifica interno al partito per un suo rilancio, con una vera e propria rifondazione, oppure una sorta di cartello delle opposizioni aperto anche a quelle forze che non si riconoscono nella cultura democristiana.
“Lavoreremo – ha detto il Segretario Pasquale Valentini – per una posizione condivisa su costituente e ruolo del partito. Siamo disponibili ad affrontare le questioni sollevate”. Non nasconde poi che ancora ci sono elementi di criticità: per esempio non ha gradito le posizioni di chiusura apparse sulla stampa: “c’è la tendenza a non voler ascoltare le risposte che sono state date. Se ci sono le risposte – prosegue il Segretario – spero che le posizioni cambino”. Ma il confronto continua.
I consiglieri Bartoletti, Marcucci e Menicucci hanno comunque confermato le dimissioni dalla Direzione e, di conseguenza, la non accettazione di alcun incarico di partito.
Mantengono il silenzio sulle loro posizioni ma, stando a indiscrezioni, il faccia a faccia di ieri sera non avrebbe dato i risultati sperati.