Roberto Tamagnini di Sinistra Unita sul Referendum abrogativo

Roberto Tamagnini di Sinistra Unita sul Referendum abrogativo.
Il sorprendente giudizio emesso con la sentenza n.1 del 12/03/2005 del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme, ribadito con sentenza n.10 del 16/12/2013 ha avuto la conseguenza che nessuna legge qualificata può essere sottoposta a referendum.
Allora un Governo furbo, d’ora in avanti, farà emettere dalla sua maggioranza solo leggi qualificate, magari anche retroattive, per cui nessuna legge potrà essere sottoposta a referendum.
Che con le sentenze sopra indicate si sconfessi la stessa legge qualificata n.1 del 25/05/2013 – del referendum e dell’iniziativa legislativa popolare-, sembra che il Collegio non se ne preoccupi mutilando il referendum abrogativo, anzi annullandolo, anche contro la volontà dello stesso Consiglio Grande e Generale che aveva creato la legge.
L’articolo 3 della legge citata indica quando il referendum abrogativo è ammesso, salvo diverse specie di materie: costituzionali, di bilancio, eccetera, ma non dice che le leggi qualificate non siano sottoponibili a referendum, nonostante le disquisizioni del Collegio sulla gerarchia delle fonti, che a mio avviso non c’entra nulla con la sottoponibilità al referendum.
Bisognerà dunque attenersi all’articolo 20: referendum propositivo o di indirizzo, per aggirare le innovazioni e le limitazioni poste dal Collegio, proponendo ad esempio che ogni legge, ordinaria o qualificata sia sottoponibile a referendum.

Comunicato stampa di Roberto Tamagnini (Sinistra Unita)

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