FINANZE

Rollover debito: convocato d'urgenza Consiglio straordinario

Interviene la politica: Pdcs, "scelta di tutela che non può essere rinviata"; Alleanza Riformista, "il Paese prima di tutto"; Demos, "Ennesima presa in giro"; RF, operazione gestita dal Governo "in modo referenziale e in buona parte segreta”

Ora tocca all'Aula ratificare. L'Ufficio di Presidenza, convocato d'urgenza, ha fissato per l'intera giornata di domani un Consiglio straordinario, i cui lavori potranno proseguire anche domenica. Prime scintille già in UDP, con la richiesta di RF di cambiare il titolo del comma, aggiungendo anche un dibattito generale su stato dei conti pubblici e prospettive future. “Per non venire in Aula – spiega Nicola Renzi – solo per spingere il bottone”. Per la maggioranza è la partita più difficile. Il Rollover è “una scelta di tutela e salvaguardia che non può essere rinviata”, “fortemente condivisa dagli organismi internazionali”, sottolinea la Dc, che ricorda di aver sempre considerato prioritaria la stabilità dei conti pubblici e la salvaguardia delle finanze dello Stato: per questo motivo – scrive - riteniamo che questo sia il momento migliore per procedere al rinnovo. E invita a scongiurare scenari di estrema incertezza o di perdita della credibilità finanziaria conquistata da San Marino in questi anni.

'Il Paese prima di tutto', è l'appello di Alleanza Riformista, che definisce la ratifica un passaggio ineludibile. Così come è altrettanto ineludibile – aggiunge - parlare con chiarezza del futuro, non solo di questa legislatura, ma anche del Paese. Rispetto alle turbolenze in maggioranza le strade sono molto semplici: o ci sono le condizioni per governare, evitando un giochino al rimpiattino su temi più o meno cari elettoralmente – afferma - o è meglio dare la parola ai sammarinesi. Per Demos il Rollover è invece l'ennesima presa in giro per i cittadini: “si chiede l’assunzione del rischio – scrive - a scelte già avvenute”. Chiede chiarezza e responsabilità per evitare lo strangolamento del paese, e annuncia un Ordine del giorno per subordinare l’approvazione del decreto al vaglio della Commissione di Controllo della Finanza Pubblica e al parere tecnico di Banca Centrale.

Attacca il metodo anche Repubblica Futura, che parla di operazione gestita “in modo referenziale e in buona parte segreta dal Governo”, con l'unico intento di “apparecchiare il tavolo per le elezioni anticipate”. Non è preoccupata per l'operazione in sé, “inevitabile se non vogliamo finire in default”, quanto piuttosto per “l'assenza di politiche di sviluppo o tentativi di ripagare il debito senza contrarne del nuovo”. Insomma, viste le premesse, il Consiglio di domani si preannuncia bollente.

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