Il saluto di fine mandato della Reggenza
NELL’ULTIMA SESSIONE DEL CONSIGLIO GRANDE E GENERALE
VALERIA CIAVATTA – LUCA BECCARI
DEL MANDATO REGGENZIALE
Onorevoli Consiglieri, Onorevoli Segretari di Stato,
nel tradizionale saluto della Reggenza al Consiglio Grande e Generale, nell’ultima sessione del semestre, vogliamo toccare brevemente alcuni temi su cui abbiamo caratterizzato particolarmente il nostro mandato.
Prima di tutto vogliamo dirvi che ci siamo sentiti pienamente partecipi - e speriamo anche fautori - di uno spirito di gruppo con i Consiglieri, che ha dato buoni frutti.
Nel nostro discorso di inizio semestre abbiamo fatto espresso richiamo all’importanza del ruolo consigliare e alla necessità di ben rappresentarlo, sotto il profilo etico e sotto il profilo della qualità dei lavori consiliari.
Durante il mandato abbiamo cercato di valorizzare la centralità del Consiglio nell’ordinamento e nei rapporti con il Congresso di Stato. A ciò è stata dedicata una parte del Messaggio Costituzionale indirizzato al Governo in merito alla sua attività normativa, con particolare riferimento alla decretazione.
A questo scopo fin dalla prima riunione dell’Ufficio di Presidenza, abbiamo messo in chiaro l’interpretazione ed applicazione del Regolamento consiliare vigente ed in particolare di quelle disposizioni che nella prassi avevano subito uno sviamento a detrimento della qualità ed efficienza delle sedute. Le abbiamo formalizzate, condivise e le abbiamo applicate nella gestione dei lavori.
Per questo ci fa piacere ringraziarVi nuovamente per la collaborazione ed in particolare rinnoviamo ai membri dell’Ufficio di Segreteria e dell’Ufficio di Presidenza la nostra gratitudine per averci affiancato nella preparazione e gestione delle sedute con modalità che hanno dato soddisfazione non solo a noi ma anche ai gruppi consiliari come riconosciuto nell’ultima riunione. Allo stesso modo ringraziamo con piacere il Dirigente ed il personale, Donzelli compresi, dell’Ufficio Segreteria Istituzionale, il Cerimoniale dello Stato, la Guardia del Consiglio e tutti coloro che in ragione dei loro compiti sono vicini alla Reggenza.
Abbiamo iniziato questo semestre dedicando particolare attenzione alla questione morale, e quando il Consiglio ne ha trattato in apposito comma, la
Reggenza ha voluto dimostrare con il proprio intervento quanto questo tema sia
cruciale per la tenuta delle istituzioni e del sistema democratico, internamente con una serie infinita di ricadute anche sulla vita non solo dello Stato ma degli stessi cittadini, e per la credibilità del Paese e di chi lo rappresenta all’esterno.
Senza dubbio viviamo un passaggio storico. Di fronte al comprensibile sgomento dei cittadini, riteniamo non banale riaffermare che le brutte pagine si scrivono quando i reati vengono compiuti nell’indifferenza delle istituzioni, non certo quando queste sono capaci di reagire e nei rispettivi ambiti di competenza operare per garantire la legalità e la repressione di fenomeni tanto deplorevoli. Per questo la Reggenza fa appello alle forze politiche e alla cittadinanza affinché questo passaggio assolutamente straordinario non sia usato e vissuto per condurre ed andare alla deriva, ma sia utilizzato come occasione di vera svolta con cui imprimere forza al cambiamento in corso e senza il quale sarebbe ancora oggi mancato il terreno d’azione. Al Consiglio Grande e Generale spetta il compito di guida e di autorevole rappresentante dei cittadini senza demagogie ma anche senza timori.
E’ tuttora preoccupante la situazione del mercato del lavoro e la Reggenza non può non pensare con apprensione e partecipazione a chi ha perso il lavoro o non lo ha mai avuto e a chi vive con angoscia il presente ed il futuro.
Il merito delle risposte ma anche i tempi e modi delle risposte possono generare distanza ed incomprensione e ciò vale ancora di più per le soluzioni attese con maggior urgenza.
Per questo intendiamo rimarcare il dovere morale e politico a cui sono chiamate le istituzioni nel farsi carico delle gravi situazioni di difficoltà vissute da una parte della popolazione nell’attuale crisi socioeconomica. La Reggenza, fedele ai contenuti del suo giuramento, è naturalmente sensibile verso i più disagiati. In alcuni casi, si tratta di garantire davvero condizioni di dignità. Lo Stato non può ignorare chi non ha fonti di sostentamento sufficienti per se e la propria famiglia, spesso sono madri sole con figli minori e che nemmeno possono contare sul coniuge per il mantenimento dei figli, a volte disoccupati senza più
copertura sociale, o anche inoccupati da sempre. Alcuni si rivolgono alla Reggenza o alle associazioni di volontariato sociale. Altri nemmeno si conoscono forse. Gli interventi di sostegno sociale devono prioritariamente essere orientati alle emergenze e devono considerare che la massima tempestività della risposta in questi casi è fattore determinante. La Reggenza si augura, pertanto che, dopo
ritardi incomprensibili per noi, sia velocissima l’ammissione ai programmi di
sostegno e ai contributi del fondo straordinario di solidarietà. Ci auguriamo altresì che i nuovi strumenti, nell’attesa della revisione delle norme in materia, aprano ad una concezione nuova che preveda programmi di aiuto e protezione attraverso i quali sia possibile accedere alle diverse opportunità che il nostro stato sociale riconosce ai disagiati. Precostituire un punto di riferimento preciso ed esauriente può essere utile vedendo alcuni casi concreti.
Ci aspettiamo che i segnali di ripresa, seppure deboli per il momento, siano il primo annuncio di un miglioramento per realizzare il quale Governo e Consiglio hanno dedicato e dedicano impegno e risorse.
Nel nostro semestre abbiamo avuto l’alto privilegio di ricevere il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano in visita ufficiale nell’anno in cui ricorre il 75° anniversario dell’Accordo di Amicizia e Buon Vicinato fra i nostri dei due Paesi. E’ stato per noi un grande onore poter rappresentare in questo evento di alto valore istituzionale i sentimenti di amicizia e stima del popolo sammarinese nei confronti del Presidente e della nazione italiana, riscontrando la reciproca fiducia in relazioni bilaterali sempre più proficue. Cogliamo l’occasione di questo saluto per esprimere nuovamente il nostro vivo apprezzamento e ringraziamento a tutti coloro, organi e servizi pubblici, che hanno contribuito all’ottima riuscita dello storico avvenimento.
Proprio ieri è stato ratificato in Italia l’accordo del 2012 per la collaborazione fra le forze di polizia dei nostri Paesi. Ciò è un ulteriore importante risultato che dovrà essere messo a massimo profitto.
Nella prossima settimana la Reggenza sarà alle Nazioni Unite per partecipare all’Assemblea Generale e al Summit sul Clima, su invito del Segretario Generale Ban Ki-moon per sostenere gli obiettivi ambientali sui cambiamenti climatici che il Segretario Generale ha posto fra le priorità del suo mandato e rispetto ai quali sprona tutte le nazioni. Nell’ambito del summit la Reggenza enuncerà i risultati già raggiunti nel settore energetico e dei rifiuti e quelli programmati in questi stessi settori, in quello dell’agricoltura e della riduzione del consumo di acqua. Tra i vari impegni che ci attendono, lunedì avremo un incontro privato con SE Ban Ki-moon sempre su suo invito.
In conclusione, esprimiamo le nostre più vive felicitazioni ai Capitani Reggenti eletti – Gian Franco Terenzi e Guerrino Zanotti – formulando loro un sincero augurio per l’impegnativo compito che li attende.
A tutti Voi il nostro più cordiale saluto con gli auguri di buon lavoro.
Reggenza della Repubblica