Il Movimento per San Marino accusa il Patto di avere innestato la retromarcia, portando il Paese verso un debito pubblico di 500 milioni di euro, facendo chiudere circa duemila imprese e mettendo in cassa integrazione circa 1.200 dipendenti. Il Pil ha perso 25 punti e, scrive il Movimento, si è preferito punire il Paese con la black list pur di non punire i collusi e i truffatori come ha sempre chiesto l’Italia.
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