San Marino: arrivano i ristori, emesso il decreto 49
Promulgato nel pomeriggio l'atteso decreto delegato, con gli interventi straordinari a supporto degli operatori economici. Intervento “massiccio”, scrive il Segretario Pedini Amati. Il provvedimento, aggiunge il collega Marco Gatti, soddisfa il Congresso
A rivelarsi decisiva, probabilmente, la collocazione del bond; che ha garantito all'Esecutivo i necessari margini d'azione, per soccorrere le attività economiche. La copertura finanziaria appare consistente, per una piccola realtà come il Titano: 18 milioni; 3 dei quali come “accantonamento prudenziale”, a copertura delle garanzie statali fino a 20.000 euro per finanziamenti sugli affitti. Il decreto è piuttosto articolato; vi sono comunque 2 disposizioni estese a tutti gli operatori, a prescindere dall'incidenza delle perdite dovute alla pandemia: la sospensione del pagamento della quota capitale dei mutui, ed il contributo a fondo perduto sull'importo della tassa di occupazione del suolo pubblico.
[Banner_Google_ADS]
Ma la misura forse più attesa è il versamento di “somme cash” a chi è stato maggiormente danneggiato. La condizione base è una contrazione del fatturato – nel 2020, rispetto all'anno precedente - superiore al 50%. Se la riduzione è compresa fra questa “soglia”, ed il 70%, l'importo massimo riconosciuto è di 20.000 euro. Fino a 30.000 euro, invece, per il successivo “scaglione”: quello letteralmente travolto dal ciclone Covid. L'utilizzo di queste cifre è comunque vincolato alle esigenze dell'attività economica. Fra gli interventi di “ristoro”, poi, altri contributi a fondo perduto: sull'importo della tassa di licenza 2021, sull'aliquota contributiva del reddito minimo, sui contributi ISS e Fondiss; così come su quanto dovuto all'AASS, per le utenze.
Sia il numero, che la “consistenza”, di questi interventi, sono - come si diceva - parametrati alle perdite percentuali di fatturato e dei corrispettivi, che non possono essere inferiori al 30%. Così anche per gli albergatori e le attività di servizio d'alloggio, per i quali è prevista una specifica forma di ristoro: il versamento di una somma calcolata sul numero dei pernottamenti persi nel 2020 rispetto al 2019. Il valore unitario va dai 9 euro per le strutture a 4 stelle, ai 3 euro per quelle ad una stella. Prevista – nel testo – la proroga della scadenza del pagamento della Cartella Unica delle Tasse al 31 maggio 2021, e la dilazione del pagamento dei debiti iscritti a ruolo.
[Banner_Google_ADS]
Un articolo del decreto è infine dedicato ai controlli e le verifiche sul fatturato dichiarato dall'operatore economico, e le eventuali sanzioni. Il Segretario di Stato Pedini Amati – in una nota diffusa dal Congresso di Stato – sottolinea come si sia lavorato “con impegno” e “non senza difficoltà”; “con confronti costanti e grande attenzione al settore turistico”. Intervento “massiccio” - continua -, “che guarda al futuro e al sostegno serio delle attività”, “e che spegne ogni polemica più o meno pretestuosa”. Ribadisce poi di aver sempre sostenuto - “mettendoci la faccia” - la necessità di un decreto di sostegno e ristoro. Infine un riconoscimento del lavoro compiuto dal Congresso e dal collega alle Finanze, per il reperimento delle necessarie risorse. Proprio Marco Gatti definisce il decreto “equo ed equilibrato, a sostegno di quelle attività che hanno una prospettiva di crescita e che per rilanciarsi e ripartire necessitano di un aiuto”. Il Segretario di Stato anticipa poi che durante l'estate, “alla luce di dati più precisi”, si valuterà se ricalibrare gli interventi.