Per San Marino: "balzelli, sprechi, clientelismo"
La crisi creata dal governo, il clientelismo e lo spreco vengono fatti pagare ai cittadini. I debiti che fa e ha fatto il governo per sostenere la sua base elettorale andranno a carico delle nuove generazioni così come i regali alle banche, ai furboni della monofase e ai fenomeni delle consulenze esterne.
La disastrosa politica economica e finanziaria del governo ha prodotto un debito pubblico enorme, una disoccupazione che coinvolge circa 1.500 cittadini, una emigrazione di giovani sempre più preoccupante, la chiusura di 2.000 imprese, il declino del sistema bancario, la perdita di 35 punti di PIL.
Ora, non si vuole speculare sul balzello di 40 euro per un certificato. Si fa un problema di metodo, di responsabilità e di giustizia sociale. Prima di mettere le mani nelle tasche dei cittadini, si devono eliminare gli sprechi, si deve impostare la sana amministrazione, si devono impedire le ruberie, si deve mettere fine al voto di scambio, si deve governare bene. Se tutto ciò non basta per far quadrare i conti, si può ricorrere al prelievo sui cittadini senza erodere lo stato sociale conquistato negli ultimi 60 anni.
LA PAZIENZA DEI CITTADINI HA UN LIMITE.