Per San Marino: basta soldi ai soliti noti
Alla luce del dibattito consiliare sul sistema bancario e finanziario intendiamo riconfermare le nostre grandi preoccupazioni sullo stato del settore evidenziato dalla stessa Banca Centrale: Crediti dubbi 1.009 milioni- Mezzi patrimoniali ridotti a 500 milioni- Patrimonio di vigilanza diminuito a 352 milioni-Perdita di gestione salita a 220 milioni-Liquidità di 382 milioni depositata da Fondo Pensioni-200 posti di lavoro persi-Centrale Rischi non ancora realizzata-Protocollo con Banca d’Italia ancora in sospeso dopo 5 anni dall’intesa tecnica-Sinergie di sistema trascurate-Protezione dei piccoli risparmiatori non garantita-Piazza finanziaria dei sogni.
Abbiamo però apprezzato la proposta di Sinistra Unita sulla separazione tra banche ordinarie e banche di affari, nonché l’intenzione del governo di verificare il recupero crediti nelle operazioni in cui lo Stato è intervenuto con il credito di imposta. E’
dunque urgente procedere ad un accertamento analitico delle operazioni bancarie passate a credito di imposta a spese di tutti i cittadini, per escludere favoritismi, leggerezze o valutazioni errate.
Si tratta di decine di milioni di possibile risparmio per lo Stato per cui appare quanto mai opportuno incaricare due funzionari statali che procedano ad un rapido, rigoroso controllo e presentino un rapporto dettagliato al Consiglio G. e G. .
Non è possibile che lo Stato possa regalare tanti soldi a politici o raccomandati che hanno debiti con le banche chiuse d'autorità, mentre cittadini non arrivano alla fine del mese.
Comunicato stampa Per San Marino