San Marino: Civico 10 affronta l'ultima sessione consigliare
Il Comunicato stampa di Civico 10 sulla serata:
La serata di Mercoledì sera organizzata dal movimento Civico10 dal titolo “Ad un passo dal baratro” ha permesso di rendersi conto del malcontento che pervade la cittadinanza e di come il Governo non stia seguendo una linea omogenea per portare avanti quel cambiamento di sistema che la gente si aspetta e che era stato tanto sbandierato durante la campagna elettorale.
Nonostante ciò, il segretario Felici si ostina ad elevarsi come “salvatore della Patria”. Il problema è che la necessità di salvare la patria non implica che qualsiasi strumento ad esso destinato sia da ritenersi giusto e corretto. Quadruplicare le tasse sui dipendenti e decuplicarle su quelli a reddito basso non è certo la strada giusta.
Un Governo serio avrebbe dovuto:
1. portare immediatamente un piano esecutivo “vero”, con cifre e provvedimenti importanti per risparmiare nella spesa pubblica fuori controllo almeno 30 / 40 milioni di Euro;
2. compiere una riorganizzazione globale della Pubblica Amministrazione per trasformarla in una risorsa “vera” per il Paese e volano al servizio di cittadini ed imprese;
3. procedere con una riforma tributaria equa e progressiva, che non colpisca i redditi più bassi ma quelli alti puntando una volta per tutte il dito contro l’evasione fiscale, cosa che l’attuale riforma non vuole prevedere;
4. riformare in toto il sistema bancario senza che a rimetterci milioni e milioni di Euro sia lo Stato ed i cittadini;
5. realizzare una patrimoniale ben studiata e progressiva, che colpisca gli speculatori e non gravi su chi ha sudato una vita per la casa sua e dei propri figli.
Invece questo Governo non ha idee. Continuando con le proprie ostentazioni di seguire le vecchie logiche utili a difendere solamente gli interessi che manipolano questa maggioranza,
non farà altro che portare questo Paese nel baratro.
La cittadinanza ha affermato a gran voce che occorre dare una “vera” svolta e questa non può essere portata avanti dalla stessa classe politica che ha creato i presupposti di tale situazione.
Insieme ce la possiamo fare, il vento sta cambiando.