San Marino esentato dal Green Pass, opposizione teme commissariamento della politica sanitaria
Renzi (Rf): "Annullata ogni possibilità di autonomia". Ciacci (Libera): "Ingerenza davvero sgradevole"
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge 6 agosto 2021, numero 111, che esenta San Marino dal Green Pass. L'opposizione teme un commissariamento della politica sanitaria. Un risultato a due facce, per l'opposizione, quello ottenuto da San Marino sul Green Pass.
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“Sarebbe stato un vero e proprio atto ostile tagliare fuori 30mila sammarinesi – fa notare Nicola Renzi, Repubblica Futura – molti dei quali con doppia cittadinanza. La soluzione trovata, però – aggiunge – annulla praticamente ogni possibilità di autonomia e autodeterminazione sammarinese nella campagna vaccinale. Dopo il 15 ottobre sarà necessario, per chi magari ha già fatto due dosi di Sputnik, sottoporsi a nuove dosi di vaccini approvati Ema. Possibile – conclude Renzi – che non si riesca per tempo a trovare accordi preventivi, invece di rincorrere costantemente gli eventi?”.
“Ok la deroga sul Green Pass – rileva Matteo Ciacci, segretario di Libera – ma nell'articolo dell'Italia leggo un'accusa per San Marino che ha scelto Sputnik. Una ingerenza nelle vicende di un altro Stato, con richiesta di un “nuovo percorso vaccinale”, davvero sgradevole”. Sulla decisione italiana interviene anche Coldiretti, che invece plaude a quella che considera la prima apertura dell'Italia allo Sputnik, e che potrebbe aiutare a migliorare le relazioni con la Russia, soprattutto turistiche.
Anche per Osla è stata “scongiurata un'assurda discriminazione per migliaia di cittadini sammarinesi e italiani residenti”, ma al tempo stesso dice no a imposizioni unilaterali: “Un eventuale nuovo percorso vaccinale – scrive infatti – non potrà essere deciso unilateralmente da una circolare del ministero della Salute italiano”, tanto più che la scelta di utilizzare Sputnik, ricorda, nasceva dall'inadempimento contrattuale dell'Italia, che non consegnò le dosi necessarie. Per Comites infine è una “momentanea vittoria che dà respiro, per trovare soluzioni alle discrasie che questo provvedimento non aveva minimamente calcolato”.
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