Per San Marino: un fallimento trionfale
Le entrate dello Stato scendono dai 630 milioni del 2009 ai 507 milioni del 2013 mentre i residui passivi superano quelli attivi di ben 116 milioni.
Il disavanzo di amministrazione accumulato in pochi anni ammonta a oltre 60 milioni nonostante la montagna di debiti fatta nel frattempo (oltre 450 milioni).
La perdita di patrimonio netto continua con l’aggiunta dei quasi 70 milioni del 2013, determinando un forte depauperamento dello Stato, sulla strada della spogliazione totale.
La grave crisi della liquidità, ridotta dai 260 milioni del 2010 ai 55 milioni del 2013, mentre lo Stato deve versare oltre 87 milioni all’ISS, messo in notevole difficoltà finanziaria, è più che preoccupante.
L’ulteriore perdita di PIL del 3,1%, insieme alla crescente disoccupazione, è la misura del declino del Paese senza un progetto politico per fermarlo.
La tendenza della spesa corrente verso il 100% del bilancio per un importo di oltre 500 milioni, evidenzia che l’unica azione del governo è il clientelismo condito da sprechi, spese inutili e disorganizzazione totale della PA.
La continuità dei bilanci falsi e il quadro drammatico della finanza pubblica sono veramente inquietanti".
comunicato stampa
Per San Marino