Il Governo si presenta al completo a Palazzo Begni. Non ci sono festività che tengano visto il momento delicato per il paese e intende dimostrare come alla base dei risultati ottenuti, come una riforma del fisco attesa da anni, e una finanziaria che dovrà dare slancio agli investimenti, ci sia stata la stabilità e la coesione. "I fatti dimostrano che le accuse di immobilismo erano infondate, spiega l'esecutivo, che lungi dal voler replicare allo critiche talvolta ingiuste, ma sempre legittime, ricorda come molti dei temi di inizio 2013 siano arrivati a conclusione, altri già avviati: come la messa in sicurezza dei conti pubblici, il rigore coniugato allo sviluppo, il percorso di integrazione europea. Soprattutto è ormai chiara la strada degli interventi strutturali per far ripartire l'economia del paese, e intervenire sulla priorità che resta nel nuovo anno: il lavoro. "Il 2014 non avrà più interventi straordinari - ribadiscono i 9 segretari di stato - poco digeriti come addizionali e patrimoniale. Pagheremo più tasse per avere i conti pubblici sotto controllo, ma sarà chiaro a tutti l'obiettivo prefissato". Non è il momento della propaganda, sgombera il campo il governo, ma vuole dimostrare che le cose si possono fare con coerenza e piccoli passi, soprattutto nella massima condivisione con categorie economiche e sociali. A partire dagli incontri per gli interventi nella Pa, con i tagli alle indennità e il ricorso ai prepensionamenti, sono 160 quelli obbligati nel prossimo anno, dice Venturini. E le riforme non sono finite: a gennaio la seconda lettura della legge sulle licenze, ricorda Arzilli, gli incentivi per l'occupazione, in attesa, prosegue Belluzzi, della riforma del mercato del lavoro, dell'edilizia sovvenzionata e della legge sulla stampa, Fiorini anticipa la riforma del catasto e la riqualificazione energetica. Così come è in fase di avvio il piano strategico per il turismo, aggiunge Lonfernini, che annuncia il grande interesse per la legge sull'economia audio visiva, e lo sviluppo dell'azienda dei servizi. Mussoni rilancia la riorganizzazione del sistema sanitario. Per Morganti ragionare sul futuro non può prescindere dal potenziamento della microimpresa, intanto prende forma il distretto culturale. Il segretario agli esteri chiude rilanciando la riforma della carriera diplomatica e il potenziamento del dipartimento esteri, nonchè il riordino dei corpi di polizia.
Giovanna Bartolucci
Giovanna Bartolucci
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