Per San Marino: No all'antipolitica

Per San Marino: No all'antipolitica.
Ogni tanto, dai meandri della partitocrazia salta fuori l’accusa di “antipolitica” rivolta soprattutto ai movimenti che contestano e denunciano l’operato fortemente negativo dei vari governi che si sono succeduti e dei personaggi collusi.
Il Movimento Per San Marino sostiene che l’antipolitica è praticata dai governi che sprecano i soldi di tutti i sammarinesi e indebitano lo Stato fino al rischio di fallimento per mantenere la clientela; che raccontano le favole e non mantengono le promesse portando il Paese verso il tracollo. L’antipolitica è quella di coloro che hanno approfittato del potere per arricchirsi oltre ogni misura; che hanno portato la criminalità organizzata nel territorio; che hanno gestito e incassato tangenti con le concessioni governative e con i giri finanziari; che si sono associati con i poteri finanziari interni ed esterni per impadronirsi della Repubblica e fare i loro comodi. L’antipolitica è quella dei clan che usano i partiti per la loro ambizione personale e per i loro affari disinteressandosi completamente del bene comune.
Il Movimento Per San Marino vuole la buona politica, la difesa del Paese e della sua autonomia, un progetto per la ripresa dello sviluppo e per la piena occupazione dei sammarinesi, la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Si batte per il rinnovamento e per il cambiamento nell’interesse generale.
L’antipolitica la lascia ad altri.


Il Movimento Per San Marino partecipa alla Consultazione Elettorale dell’11 novembre impegnandosi solennemente a realizzare le TRAIETTORIE DEL CAMBIAMENTO
Gli obiettivi di fondo sono quelli di ridare San Marino ai sammarinesi, residenti all’interno e sparsi nel mondo; di conquistare la piena occupazione; di salvaguardare il territorio e organizzare un ambiente sano, dinamico e favorevole ad uno sviluppo economico sostenibile; di assicurare il coinvolgimento economico dei cittadini nelle iniziative imprenditoriali pubbliche e private, nonché nella cooperazione; di procedere alla rifondazione etica del Paese; di rilanciare la cultura del lavoro e dell’impresa; di consolidare lo stato sociale.
Il Movimento Per San Marino ritiene fondamentale unire il popolo sammarinese sui grandi obiettivi di un progetto a lungo termine impostato sulla trasparenza, la legalità e l’equità, nella consapevolezza che il futuro può essere costruito solo con un duro lavoro, un forte impegno collettivo, la messa al bando dei furbi, dei vagabondi e degli affaristi che hanno rovinato il Paese sul piano morale, economico e civile.
Gli strumenti per realizzare gli obiettivi sono i seguenti:
1) Riforma del sistema educativo, della formazione e del collocamento in stretto legame col mercato del lavoro per il quale va realizzato un contratto unico che metta sullo stesso piano tutti i dipendenti.
2) Piano Pluriennale delle Attività Produttive e dei Servizi che preveda un Fondo di Investimento pubblico/privato per promuovere nuove attività; un rinnovato sistema creditizio dove la Cassa di Risparmio viene statalizzata e trasformata in banca sociale; la incentivazione delle cooperative come terzo settore dell’economia.
3) Piano Pluriennale per il Commercio e per il Turismo impostato sul Polo del Divertimento e del Tempo Libero, sul Polo Produttivo Commerciale, sul Polo Turistico Culturale.
4) Risanamento e riequilibrio del bilancio statale con il ridimensionamento della spesa corrente e l’aumento delle entrate, mantenendo una fiscalità leggera e introducendo l’IVA europea. Potenziamento della moneta elettronica sammarinese. Riorganizzazione funzionale della PA con il raggruppamento degli uffici in poche direzioni generali.
5) Socializzazione parziale dei beni comuni (acqua, luce, gas) di proprietà dello Stato per impedire la privatizzazione e per riconquistare la piena autonomia.
6) Governo programmato del territorio per la costruzione delle infrastrutture, per favorire la proprietà della casa per tutte le famiglie, per il cablaggio generale e telecomunicazioni di avanguardia, per il fondamentale passaggio al PAESE VERDE.
7) Rinnovamento della politica estera, ritornando all’amicizia e alla cooperazione con l’Italia, avvicinandosi all’Europa, impostando accordi commerciali con altri Stati amici.
8) Completo riordino delle istituzioni democratiche, autonomia degli organi di garanzia, nuovi poteri alle Giunte di Castello e ai cittadini. Consolidamento dello stato sociale, garantendo la sicurezza, il benessere diffuso ed una buona qualità della vita a tutti i cittadini.

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