Pdcs: Marco Gatti non si ricandiderà alla guida del partito
C'è aria di resa dei conti in casa Dc. Digerita la sconfitta e dopo le critiche arrivate anche via social da giovani del partito, la Vecchia Signora del Titano si guarda dentro e si prepara al Congresso. Marco Gatti vorrebbe si facesse il prima possibile, già a febbraio. Non sarà lui a decidere, ma il Consiglio Centrale, che valuterà possibili opzioni probabilmente nella riunione di giovedì. Nel frattempo, come dicevamo, non sono mancati attacchi da chi chiede con forza un cambiamento. “Qualcuno dovrà fare un passo indietro”, chiede Alessandro Cardelli. “Spazio ai giovani” è l'invito di William Casali. Il Segretario ironizza: “siamo un po' tutti contagiati da questa era di facebook in cui si esterna tutto ciò che gira nella testa. Di certo – aggiunge - dopo una sconfitta occorre riflettere e porsi domande”. Una cosa è certa: non si ricandiderà. “L'avevo già detto e lo ribadisco anche oggi”. Riguardo al rinnovamento: “l'ho sempre sostenuto – dice - e credo che dovremo adottare criteri molto chiari di quello che intendiamo per rinnovamento”. Nel futuro un'opposizione costruttiva, ma non piegata sull'azione di governo. “Lavoreremo – dice Gatti - per portare all'attenzione del parlamento punti importanti del programma. Massima attenzione – poi - ad una gestione corretta. Guardando indietro, una critica. Forse un rammarico. “E' mancato il confronto continuo con la nostra gente.”
Monica Fabbri
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