San Marino: il Ps torna all'attacco sul "clamoroso insuccesso di Valentini"

Il governo è a fine corsa. Si è giocato tutte le carte rimanendo senza fiches. Così il partito socialista che torna a definire “un clamoroso insuccesso” l'incontro tra il Segretario di Stato per gli affari esteri Pasquale Valentini e il Ministro degli esteri italiano Emma Bonino. Dopo 13 mesi di immobilismo il governo è in confusione, brancola nel buio, non è in condizione di andare avanti. E, commenta il partito socialista, l'augurio è che cada il prima possibile. L'incontro di lunedì a Roma, afferma il capogruppo Paride Andreoli, è stato un insuccesso tale da far sembrare improvvisato il faccia a faccia tra Valentini e la Bonino. Non si tratta di una questione personale contro il Segretario agli esteri, sottolinea, ma di un Paese che arranca sempre più in difficoltà. Da Erik Casali l'appello a una opposizione molto frantumata ad unirsi. Oggi Bene Comune non avrebbe i 180 voti in più con cui ha vinto le elezioni, puntualizza Casali che esclude stampelle al governo. Soccorrere un morto, ironizza, è difficile. Il Partito socialista è pronto a fare la sua parte a partire dal rafforzamento del dialogo con i cugini del Psd, anche attraverso il rilancio dell'associazione Pertini.
Intanto i socialisti chiedono al governo di chiarire le dimissioni del commissario della legge Rita Vannucci e di spiegare se con il decreto sviluppo sono arrivate nuove aziende e nuove assunzioni. Servono risposte sul futuro dell'Iss, sui 3,5 milioni di spese varie tra cui molte consulenze e sulla scelta di sostituire il direttore Pasini, il cui mandato scade a giugno, con un sammarinese. Le tasse le paghiamo tutti, chiede Casali? Mi risulta che i consulenti esteri no le paghino così come i vertici di Banca Centrale. Come mai, prosegue Casali, il comandante della Gendarmeria parla di 3 corpi di polizia quando la scelta condivisa era per un corpo unico di forze dell'ordine? Quindi le proposte perchè, sottolinea Mirco Mancini, abbiamo cultura di governo. 8 i punti: sanatoria edilizia, socializzazione del 30% del capitale sociale dell'Azienda dei servizi, passaggio all'Iva, liberalizzazione del commercio, sburocratizzazione, riorganizzazione del mercato del lavoro, intestazione degli immobili ai non residenti. Infine attivare subito tre opere pubbliche strategiche: l'invaso di Gorgascura, un campus scolastico a Fonte dell'Ovo e la riqualificazione della superstrada.

S.T.

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