San Marino ratifica, a tempo di record, l’accordo contro le doppie imposizioni fiscali firmato ieri a Roma

Prima la Commissione affari esteri che, già nella mattinata di martedì, sarà chiamata a ratificare la Convenzione del 2002 e del protocollo di modifica siglato da Antonella Mularoni e Giulio Terzi di Sant’Agata, insieme alle intese firmate nel 2009 – in materia di cooperazione economica e di collaborazione finanziaria – che entreranno in vigore non appena l’Italia avrà a sua volta ratificato l’accordo sottoscritto ieri alla Farnesina. Poi, nel pomeriggio, le intese verranno portate in Consiglio Grande e Generale, per l’ultimo e definitivo passaggio. La firma e l’incontro alla Farnesina, commenta il Presidente della Fondazione Sums Cassa di Risparmio, costituiscono il presupposto imprescindibile per la piena normalizzazione dei rapporti fra i due Paesi e la conseguente uscita di San Marino dalla black list italiana. Passaggi obbligati, sottolinea Tito Masi, per dare respiro e prospettive all’intera economia sammarinese. Soddisfazione, dunque, per un risultato conseguito superando non pochi problemi e difficoltà, ma anche l’auspicio che a questa firma possa presto seguire quella del Memorandum d’Intesa o comunque di un Accordo di Cooperazione fra la Banca Centrale e la Banca d’Italia. Masi sottolinea la necessità di superare la situazione di isolamento del sistema bancario e finanziario sammarinese che - così come le imprese hanno bisogno che il Paese esca dalla black list – ha necessità di un nuovo rapporto di collaborazione con l’Italia e con l’Europa.

Sonia Tura

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