San Marino: si vota il 9 giugno
Promulgato nel pomeriggio il Decreto Reggenziale di scioglimento del Consiglio
Dopo le infinite speculazioni delle scorse settimane, l'atto formale. Si andrà alle urne il 9 giugno; dunque in contemporanea con le elezioni europee. Rapida l'emanazione del Decreto Reggenziale che ha fissato la data del voto; già all'indomani dell'Ufficio di Presidenza che aveva sancito de facto la fine della Legislatura. Logica conseguenza – le dimissioni di 55 consiglieri – del terremoto politico innescato dall'elezione dei Capi di Stato per il prossimo semestre.
Nel Decreto promulgato nel pomeriggio è stabilito il regime di ordinaria amministrazione per le attività dell'Esecutivo, del Consiglio dei XII e delle Commissioni. Escluse – per intendersi - compravendite di immobili, conferimento di incarichi, emanazione di atti normativi e così via; sarà consentito solo il mero disbrigo degli affari correnti. Da qui - visto probabilmente l'ordine del giorno - l'annullamento della Commissione Esteri prevista domani; confermata invece la Commissione Finanze di venerdì.
Prevista al contempo nel Decreto la possibile convocazione in via straordinaria del Consiglio – da parte dei Capi di Stato -, per la nomina dei due membri supplenti del Collegio Garante e dei componenti dell'organismo di sorveglianza per il progetto di cartolarizzazione degli NPL. Passaggi di rilevanza sistemica per il Paese.
Mentre è partito il conto alla rovescia in vista della seconda domenica di giugno; ad oggi una situazione politica fluida, di difficile lettura. Liste e coalizioni dovranno essere presentate 40 giorni prima delle consultazioni elettorali; a inizio maggio – insomma – il quadro dovrà essere delineato. Tempo di grandi manovre, allora; come testimoniato dalle numerose conferenze stampa, fissate per la giornata di domani.
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